CR: pdl fusione Attimis e Faedis, rel. minoranza Tesini (9)
(ACON) Trieste, 31 mar - MPB - Nella relazione di minoranza
Tesini (PD) ha ricordato che i Consigli comunali di Attimis e
Faedis hanno espresso la volontà di procedere alla fusione per
costruire il nuovo Comune, ritenendo che l'iniziativa rappresenti
un'opportunità per garantire una gestione più efficiente dei
servizi, oltre che un modo per ottenere sensibili riduzioni dei
costi di gestione della struttura burocratico-amministrativa, a
tutto vantaggio dei cittadini. Inoltre, ha sottolineato che
secondo la legge 5 del 2003 (richiesta, indizione e svolgimento
del referendum abrogativo, propositivo e consultivo, e iniziativa
popolare delle leggi regionali) la maggioranza degli elettori è
da riferirsi ai due Comuni intesi come unico corpo elettorale.
In base alla stessa legge, entro 60 giorni dalla proclamazione
dei risultati del referendum (avvenuta in questo caso il 25
novembre 2007) se l'esito è favorevole, la Giunta regionale è
tenuta a presentare al Consiglio uno specifico disegno di legge.
Ciò è stato fatto dalla precedente Giunta il 24 gennaio 2008, ma
il provvedimento è decaduto per effetto della fine della IX
legislatura. Ora, in considerazione delle sollecitazioni
provenienti dai Comuni interessati, la proposta di legge è stata
presentata per completare l'iter avviato, auspicando il voto
favorevole del Consiglio nonostante il parere negativo della
Commissione competente.
Tesini, nell'intervento, ha sottolineato che, in base alla legge,
l'Aula è tenuta a discutere il provvedimento, e che a suo tempo
la Giunta non era tenuta a scegliere discrezionalmente tra una
fusione e l'altra, ma a presentare il disegno di legge. Scegliere
è compito dell'Aula, e con la proposta di legge oggi ci
preoccupiamo di colmare un vulnus, ha detto ancora Tesini
ricordando l'ormai decennale impegno della Regione a sostenere
con atti amministrativi quelle amministrazioni che prima si danno
gestioni associate per poi arrivare alla fusione. Definendo atto
di arbitrio quello a suo tempo compiuto rispetto alle due
fusioni, il relatore ha anche affermato che l'Aula non può
nascondersi dietro un cavillo procedurale che vale per una e non
per l'altra, invitando pertanto alla coerenza.
(segue)