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CR: pdl fusione Attimis e Faedis, rel. minoranza Tesini (9)

31.03.2009
17:23
(ACON) Trieste, 31 mar - MPB - Nella relazione di minoranza Tesini (PD) ha ricordato che i Consigli comunali di Attimis e Faedis hanno espresso la volontà di procedere alla fusione per costruire il nuovo Comune, ritenendo che l'iniziativa rappresenti un'opportunità per garantire una gestione più efficiente dei servizi, oltre che un modo per ottenere sensibili riduzioni dei costi di gestione della struttura burocratico-amministrativa, a tutto vantaggio dei cittadini. Inoltre, ha sottolineato che secondo la legge 5 del 2003 (richiesta, indizione e svolgimento del referendum abrogativo, propositivo e consultivo, e iniziativa popolare delle leggi regionali) la maggioranza degli elettori è da riferirsi ai due Comuni intesi come unico corpo elettorale.

In base alla stessa legge, entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati del referendum (avvenuta in questo caso il 25 novembre 2007) se l'esito è favorevole, la Giunta regionale è tenuta a presentare al Consiglio uno specifico disegno di legge. Ciò è stato fatto dalla precedente Giunta il 24 gennaio 2008, ma il provvedimento è decaduto per effetto della fine della IX legislatura. Ora, in considerazione delle sollecitazioni provenienti dai Comuni interessati, la proposta di legge è stata presentata per completare l'iter avviato, auspicando il voto favorevole del Consiglio nonostante il parere negativo della Commissione competente.

Tesini, nell'intervento, ha sottolineato che, in base alla legge, l'Aula è tenuta a discutere il provvedimento, e che a suo tempo la Giunta non era tenuta a scegliere discrezionalmente tra una fusione e l'altra, ma a presentare il disegno di legge. Scegliere è compito dell'Aula, e con la proposta di legge oggi ci preoccupiamo di colmare un vulnus, ha detto ancora Tesini ricordando l'ormai decennale impegno della Regione a sostenere con atti amministrativi quelle amministrazioni che prima si danno gestioni associate per poi arrivare alla fusione. Definendo atto di arbitrio quello a suo tempo compiuto rispetto alle due fusioni, il relatore ha anche affermato che l'Aula non può nascondersi dietro un cavillo procedurale che vale per una e non per l'altra, invitando pertanto alla coerenza.

(segue)