News


CR: pdl fusione Attimis e Faedis, dibattito generale (10)

31.03.2009
18:02
(ACON) Trieste, 31 mar - ET - Roberto Asquini (Misto) è contrario al provvedimento e evidenzia come uno dei due Comuni coinvolti si sia espresso in modo contrario. Secondo il consigliere, altrimenti favorevole alle fusioni, il vulnus dell'operazione di fusione tra Faedis e Attimis sta nel lavoro svolto dagli amministratori locali per coinvolgere le popolazioni dei due paesi, che non ha portato a un'alta condivisione del progetto.

Per Massimo Blasoni (PdL) quando le decisioni sono dirimenti una maggioranza risicata non è sufficiente, soprattutto viste le diverse dimensioni demografiche dei due paesi. La semplificazione è un obiettivo, come lo è la migliore organizzazione, ma non va ottenuta con prevaricazioni. Chi ha portato la norma in Aula dovrà accettare anche un voto contrario e dargli lo stesso valore che da al referendum.

Sandro Della Mea (PD) denuncia un atteggiamento contraddittorio della maggioranza: da un lato dichiara di volere la semplificazione, ma alla prima occasione che si presenta pone il veto. La fusione porterebbe a erogare servizi adeguati e c'è troppo pregiudizio su un'operazione che normalmente verrebbe accolta a braccia aperte. Procediamo diritti lungo la strada della semplificazione, soprattutto dove i Comuni sono della stessa opinione.

Antonio Pedicini (PdL), contrario alla proposta, la trova comunque uno sprone per ricercare strumenti di semplificazione più adatti di quelli applicati oggi. Il modo più corretto sarebbe occuparsene, avendo riguardo della condivisa capacità di intervenire nell'assetto amministrativo degli Enti locali e non in quello istituzionale. Se la proposta di oggi fosse solo una provocazione, secondo il consigliere si svilirebbe l'Aula.

Mauro Travanut (PD) chiede all'Aula uno sforzo politico per risolvere questa difficile equazione. La semplificazione sta, di fatto, nel programma di governo dell'attuale Giunta e su questa fusione si sono spesi molti anni di lavoro, ben sapendo a priori che la decisione sarebbe stata presa a maggioranza semplice. È un passaggio difficile - ha concluso Travanut - ma rigettarlo sarebbe rigettare una fusione che sarebbe un bene per le due comunità, in sintonia anche con lo spirito politico del tempo basato sulle unificazioni.

(segue)