CR: pdl fusione Attimis e Faedis, dibattito generale (10)
(ACON) Trieste, 31 mar - ET - Roberto Asquini (Misto) è
contrario al provvedimento e evidenzia come uno dei due Comuni
coinvolti si sia espresso in modo contrario. Secondo il
consigliere, altrimenti favorevole alle fusioni, il vulnus
dell'operazione di fusione tra Faedis e Attimis sta nel lavoro
svolto dagli amministratori locali per coinvolgere le popolazioni
dei due paesi, che non ha portato a un'alta condivisione del
progetto.
Per Massimo Blasoni (PdL) quando le decisioni sono dirimenti una
maggioranza risicata non è sufficiente, soprattutto viste le
diverse dimensioni demografiche dei due paesi. La semplificazione
è un obiettivo, come lo è la migliore organizzazione, ma non va
ottenuta con prevaricazioni. Chi ha portato la norma in Aula
dovrà accettare anche un voto contrario e dargli lo stesso valore
che da al referendum.
Sandro Della Mea (PD) denuncia un atteggiamento contraddittorio
della maggioranza: da un lato dichiara di volere la
semplificazione, ma alla prima occasione che si presenta pone il
veto. La fusione porterebbe a erogare servizi adeguati e c'è
troppo pregiudizio su un'operazione che normalmente verrebbe
accolta a braccia aperte. Procediamo diritti lungo la strada
della semplificazione, soprattutto dove i Comuni sono della
stessa opinione.
Antonio Pedicini (PdL), contrario alla proposta, la trova
comunque uno sprone per ricercare strumenti di semplificazione
più adatti di quelli applicati oggi. Il modo più corretto sarebbe
occuparsene, avendo riguardo della condivisa capacità di
intervenire nell'assetto amministrativo degli Enti locali e non
in quello istituzionale. Se la proposta di oggi fosse solo una
provocazione, secondo il consigliere si svilirebbe l'Aula.
Mauro Travanut (PD) chiede all'Aula uno sforzo politico per
risolvere questa difficile equazione. La semplificazione sta, di
fatto, nel programma di governo dell'attuale Giunta e su questa
fusione si sono spesi molti anni di lavoro, ben sapendo a priori
che la decisione sarebbe stata presa a maggioranza semplice. È un
passaggio difficile - ha concluso Travanut - ma rigettarlo
sarebbe rigettare una fusione che sarebbe un bene per le due
comunità, in sintonia anche con lo spirito politico del tempo
basato sulle unificazioni.
(segue)