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CR: pdl fusione Attimis e Faedis, dibattito generale (11)

31.03.2009
18:12
(ACON) Trieste, 31 mar - DT - Voce fuori dal coro, quella di Roberto Marin (PdL), favorevole a questa fusione. Sono convinto, ha detto, che le motivazioni che osteggiano la fusione di due Comuni siano di carattere esclusivamente politico, di conseguenza quelli che sono gli interessi della popolazione, in termini di servizi al cittadino, vengono lesi. Ma il percorso delle Autonomie locali va in questa direzione, per questo da ex amministratore locale il mio voto è favorevole. Con un ma: in quest'Aula dovremo ritornare per discutere ancora di leggi e Autonomie locali.

Contrario, invece, Giorgio Venier Romano (UDC). Il no di uno dei due municipi alla fusione è un nodo insormontabile, non si può contrarre un matrimonio unilateralmente. E per questo non è possibile approvare questa legge. Individuare la strada giusta è difficile, non è detto che piccolo sia bello ma neanche che grande possa funzionare. Certo è che né la Giunta precedente né questa sono riuscite a trovare la soluzione, però oggi si deve decidere nel rispetto della volontà popolare, che è chiarissima per il no.

Alessandro Corazza (IdV-Citt) ha ricordato come il suo gruppo sia da sempre favorevole all'efficacia, l'efficienza, il risparmio e la semplificazione nella pubblica amministrazione. In questo caso, però, si configura più una sorta di annessione che una fusione. La questione è che, per Attimis e Faedis, la volontà popolare non è così chiara e lampante, pertanto sarebbe bene prima riformare la legge che istituisce il referendum e poi affrontare l'argomento.

Igor Kocijancic (SA) ha annotato come sia stato indetto un referendum con regole chiare, con una maggioranza autorevole che a questa fusione ha detto sì. E visto che la stessa giunta Tondo non è intervenuta, nel frattempo, a cambiare le regole, non si può abdicare alla responsabilità che spetta all'Aula. Pertanto, per una questione di sostanza della democrazia, è giusto dare un'indicazione di voto favorevole, ed è quello che farà la SA.

Favorevole alle fusioni ma contrario a questa che, se avvenisse, sarebbe una sorta di annessione, Federico Razzini (LN) ha ricordato il valore del referendum, ma anche che sarebbe una forzatura una fusione di un Comune più piccolo con uno più grande sulla base di un risultato complessivo: per fare un matrimonio tutte e due le parti devono essere d'accordo, ha chiosato Razzini, annunciando la presentazione di un progetto di legge per modificare una normativa che consideriamo imperfetta e rendere le fusioni più chiare.

(segue)