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PdL: Ciani, no alla fusione di Attimis e Faedis

31.03.2009
19:13
(ACON) Trieste, 31 mar - COM/ET - "E' anomalo che l'opposizione abbia insistito per portare in Aula una proposta di legge per la fusione dei Comuni di Attimis e Faedis, già ampiamente discussa in Commissione sulla scorta di un tema analogo che ha interessato a suo tempo i comuni di Campolongo e Tapogliano, ma soprattutto alla luce dei già espletati adempimenti legislativi che hanno evidenziato l'impossibilità di questa fusione". Ad affermarlo è il consigliere regionale del PdL Paolo Ciani che, come relatore di maggioranza, ha manifestato la contrarietà a questa fusione motivandola con un'espressione di volontà contraria da parte dei cittadini. Entrando nel merito, Ciani ha evidenziato che questa fusione non deve compiersi perché vi sarebbe nella legge istituiva del referendum un vulnus, che consiste nell'espressione di volontà a maggioranza della somma dei residenti e che andrà sanato. "La volontà deve essere espressa dalla maggioranza in entrambi i Comuni e non dalla somma tra i voti dei Comuni - sostiene Ciani - e i residenti di Attimis e quelli Faedis si sono pronunciati in maniera differente respingendo, di fatto, la fusione". "Noi siamo convinti che le fusioni tra Comuni siano un processo virtuoso e consapevole da parte delle comunità. I cittadini, invece, hanno ritenuto che questa fusione fosse svantaggiosa, nonostante sette anni di finanziamenti, mal gestiti, a favore di tale processo. I soldi attribuiti per questo scopo non dovevano essere utilizzati per lavori sul territorio, ma per ottimizzare le funzioni associate in vista di questo obiettivo - sostiene il consigliere - e chi sosterrà che non ci sono stati i finanziamenti per la fusione, dirà il falso". "Noi - conclude Ciani - siamo per la determinazione e la responsabilità dei cittadini sul territorio e quindi, proprio perché i cittadini si sono espressi in maniera differente, riteniamo che questa fusione non s'ha da fare e quindi abbiamo votato contro. Nulla osta però che i due Comuni possano continuare ad avere dei servizi associati, indipendentemente dalla fusione".