PdL: Ciani, no alla fusione di Attimis e Faedis
(ACON) Trieste, 31 mar - COM/ET - "E' anomalo che
l'opposizione abbia insistito per portare in Aula una proposta di
legge per la fusione dei Comuni di Attimis e Faedis, già
ampiamente discussa in Commissione sulla scorta di un tema
analogo che ha interessato a suo tempo i comuni di Campolongo e
Tapogliano, ma soprattutto alla luce dei già espletati
adempimenti legislativi che hanno evidenziato l'impossibilità di
questa fusione".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del PdL Paolo Ciani che,
come relatore di maggioranza, ha manifestato la contrarietà a
questa fusione motivandola con un'espressione di volontà
contraria da parte dei cittadini.
Entrando nel merito, Ciani ha evidenziato che questa fusione non
deve compiersi perché vi sarebbe nella legge istituiva del
referendum un vulnus, che consiste nell'espressione di volontà a
maggioranza della somma dei residenti e che andrà sanato. "La
volontà deve essere espressa dalla maggioranza in entrambi i
Comuni e non dalla somma tra i voti dei Comuni - sostiene Ciani -
e i residenti di Attimis e quelli Faedis si sono pronunciati in
maniera differente respingendo, di fatto, la fusione".
"Noi siamo convinti che le fusioni tra Comuni siano un processo
virtuoso e consapevole da parte delle comunità. I cittadini,
invece, hanno ritenuto che questa fusione fosse svantaggiosa,
nonostante sette anni di finanziamenti, mal gestiti, a favore di
tale processo. I soldi attribuiti per questo scopo non dovevano
essere utilizzati per lavori sul territorio, ma per ottimizzare
le funzioni associate in vista di questo obiettivo - sostiene il
consigliere - e chi sosterrà che non ci sono stati i
finanziamenti per la fusione, dirà il falso".
"Noi - conclude Ciani - siamo per la determinazione e la
responsabilità dei cittadini sul territorio e quindi, proprio
perché i cittadini si sono espressi in maniera differente,
riteniamo che questa fusione non s'ha da fare e quindi abbiamo
votato contro. Nulla osta però che i due Comuni possano
continuare ad avere dei servizi associati, indipendentemente
dalla fusione".