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CR. pdl sicurezza, il dibattito (8)

01.04.2009
16:16
(ACON) Trieste, 01 apr - DT - Per Sergio Lupieri (PD) il progetto di legge nega la titolarità ai Comuni della propria polizia locale per portare avanti la militarizzazione e la privatizzazione della sicurezza. Riguardo alle ronde, il volontariato è un atto di civiltà rivolto alla solidarietà e non ricondotto ad azioni paramilitari. La sicurezza è materia delle istituzioni, e allora la Giunta dovrebbe chiedere al Governo di integrare le risorse a favore delle forze dell'ordine e del sistema giudiziario. Visto poi il periodo, le priorità sono le famiglie, le imprese, il credito bancario, gli ammortizzatori sociali. La Giunta Tondo esca dalla visione leghista della politica.

Secondo Franco Codega (PD) compito della politica è dire la verità ai cittadini, non legiferare su qualcosa che viene percepito. L'informazione genera ansia, ma tutti i reati sono in calo in Italia e secondo il ministero degli Interni le nostre sono tra le città capoluogo più sicure: Udine è 56°, Pordenone 73°, Trieste 76°, Gorizia 82°. E allora perché investire 8 milioni di euro per affrontare un'emergenza che non esiste? La sicurezza facciamola nelle scuole, che cadono a pezzi.

Anche Sandro Della Mea (PD) è convinto che la legge all'esame dell'Aula non sia né urgente né prioritaria. La crisi economica, piuttosto, è urgente e inarrestabile. Invece qui si vanno a spendere 8 milioni di euro che potrebbero servire al rilancio dell'economia. Nella nostra regione abbiamo superato i 21 mila cassa integrati, e di loro ci dobbiamo occupare, a loro va garantito il reddito, un sostegno. I vigili urbani non hanno nulla a che fare con le forze dell'ordine, non basta per addestrarli un corso di formazione di poche ore. Faremo correre dei seri rischi a queste persone.

Si è messa mano a questa norma avendo, all'inizio, quale motivo principale il riordino della polizia locale e invece si è voluto stravolgere tutto puntando sulla sicurezza, sconvolgendo ruoli e indirizzi della polizia locale, è stato il commento di Annamaria Menosso (PD). Perché creare qualcosa di nuovo invece di mettere in condizione di operare chi già questo compito lo deve assolvere? Così, questa maggioranza taglia le risorse a chi ha il compito istituzionale della sicurezza e spreca i soldi per interventi inutili come le telecamere o le ronde quando invece agli ammortizzatori sociali destina appena 4 milioni, la metà rispetto a quanto inserito in questa legge.

Per Stefano Pustetto (SA) il provvedimento nasce sia per soddisfare una parte politica che sulla sicurezza ha fatto il pieno dei voti sia per distrarre l'opinione pubblica sul vero problema, il lavoro. E che tutto ciò sia un falso problema lo dimostra il fatto che a livello nazionale sono state tagliate fortemente le risorse destinate alle forze dell'ordine. Ma la sicurezza la si fa pure sul posto del lavoro, evitando i licenziamenti e il precariato. Invece di incidere su problemi veri, reali, si accontenta un alleato perdendo di vista l'interesse generale dei cittadini.

(segue)