CR. pdl sicurezza, il dibattito (8)
(ACON) Trieste, 01 apr - DT - Per Sergio Lupieri (PD) il
progetto di legge nega la titolarità ai Comuni della propria
polizia locale per portare avanti la militarizzazione e la
privatizzazione della sicurezza. Riguardo alle ronde, il
volontariato è un atto di civiltà rivolto alla solidarietà e non
ricondotto ad azioni paramilitari. La sicurezza è materia delle
istituzioni, e allora la Giunta dovrebbe chiedere al Governo di
integrare le risorse a favore delle forze dell'ordine e del
sistema giudiziario. Visto poi il periodo, le priorità sono le
famiglie, le imprese, il credito bancario, gli ammortizzatori
sociali. La Giunta Tondo esca dalla visione leghista della
politica.
Secondo Franco Codega (PD) compito della politica è dire la
verità ai cittadini, non legiferare su qualcosa che viene
percepito. L'informazione genera ansia, ma tutti i reati sono in
calo in Italia e secondo il ministero degli Interni le nostre
sono tra le città capoluogo più sicure: Udine è 56°, Pordenone
73°, Trieste 76°, Gorizia 82°. E allora perché investire 8
milioni di euro per affrontare un'emergenza che non esiste? La
sicurezza facciamola nelle scuole, che cadono a pezzi.
Anche Sandro Della Mea (PD) è convinto che la legge all'esame
dell'Aula non sia né urgente né prioritaria. La crisi economica,
piuttosto, è urgente e inarrestabile. Invece qui si vanno a
spendere 8 milioni di euro che potrebbero servire al rilancio
dell'economia. Nella nostra regione abbiamo superato i 21 mila
cassa integrati, e di loro ci dobbiamo occupare, a loro va
garantito il reddito, un sostegno. I vigili urbani non hanno
nulla a che fare con le forze dell'ordine, non basta per
addestrarli un corso di formazione di poche ore. Faremo correre
dei seri rischi a queste persone.
Si è messa mano a questa norma avendo, all'inizio, quale motivo
principale il riordino della polizia locale e invece si è voluto
stravolgere tutto puntando sulla sicurezza, sconvolgendo ruoli e
indirizzi della polizia locale, è stato il commento di Annamaria
Menosso (PD). Perché creare qualcosa di nuovo invece di mettere
in condizione di operare chi già questo compito lo deve
assolvere? Così, questa maggioranza taglia le risorse a chi ha il
compito istituzionale della sicurezza e spreca i soldi per
interventi inutili come le telecamere o le ronde quando invece
agli ammortizzatori sociali destina appena 4 milioni, la metà
rispetto a quanto inserito in questa legge.
Per Stefano Pustetto (SA) il provvedimento nasce sia per
soddisfare una parte politica che sulla sicurezza ha fatto il
pieno dei voti sia per distrarre l'opinione pubblica sul vero
problema, il lavoro. E che tutto ciò sia un falso problema lo
dimostra il fatto che a livello nazionale sono state tagliate
fortemente le risorse destinate alle forze dell'ordine. Ma la
sicurezza la si fa pure sul posto del lavoro, evitando i
licenziamenti e il precariato. Invece di incidere su problemi
veri, reali, si accontenta un alleato perdendo di vista
l'interesse generale dei cittadini.
(segue)