CR: pdl sicurezza, replica assessore Seganti (2)
(ACON) Trieste, 02 apr - DT - A chiudere il dibattito in
Consiglio, la replica dell'assessore alla Sicurezza Federica
Seganti. "Siamo convinti che mediamente in Friuli Venezia Giulia
si viva bene, ha affermato, ma sappiamo pure che la criminalità
tende a dilagare e a spostarsi. E allora bisogna rispondere in
modo deciso e pronto sia alla piccola che alla grande
criminalità.
Il rafforzamento dei poteri ai sindaci in materia di sicurezza è
partito quest'estate con i decreti del Governo. Per poter
assolvere al nuovo compito, era necessario dotare i nostri primi
cittadini di strumenti. In che modo? Offrendo loro maggiori
strumenti tecnologici, ma dando anche un corpo di polizia locale
rafforzato, migliorato, meglio formato e addestrato.
Questo progetto di legge punta, dunque, a migliorare la qualità
di chi svolge il servizio di polizia locale. Lo fa attraverso la
previsione che si acceda al corpo solo attraverso i concorsi, una
formazione che diventa obbligatoria, l'inserimento di standard
organizzativi ripresi da quanto previsto a livello nazionale. Gli
strumenti di autotutela e di armamento non sono difformi a quanto
stabilito dal decreto dell'88 che prevede l'obbligatorietà
dell'armamento, ad esempio, per i servizi notturni o di pronto
intervento. Non abbiamo fatto altro, quindi, che ribadire un
concetto presente già in campo nazionale riportandolo in modo
organico nella riforma della polizia locale. Ma abbiamo previsto
anche un coordinamento più ampio all'interno delle forze
dell'ordine e con le Guardie forestali e la Protezione civile, e
una migliore circolazione delle informazioni grazie
all'interconnessione delle sale operative.
La possibilità di utilizzare la vigilanza privata? Non è una
novità, si tratta di servizi comunque controllati dai prefetti. E
per quanto concerne un eventuale pagamento, anche in questo caso
nulla di nuovo, avviene per altre forze, basti citare i vigili
del fuoco.
Capitolo volontari per la sicurezza. Esistono dal 2001 - ha
precisato la Seganti - tantissimi gruppi di volontari che operano
in regione con una specifica formazione, pertanto sono persone
che hanno tutti i requisiti necessari. All'interno di questo
contesto, quello che la maggioranza ha proposto è di fornirne un
elenco regionale, un tanto per una questione di trasparenza e
verifica sia da parte dei Comuni che della Regione, ma anche da
parte di prefetti e questori. E comunque non ho mai avuto notizia
da parte di polizia e carabinieri di episodi di non
collaborazione con le forze dell'ordine.
Essere volontari eleva il senso civico, l'obiettivo di una
società civile dovrebbe essere che tutti quanti possano essere
volontari della sicurezza. Questo è il vero senso civico. E a chi
ha detto che non servono, dico che non vanno penalizzati
territori dove questa è attività invece è utile.
Ricordo, infine, ha concluso la Seganti, che mentre la provincia
di Trieste ha, in Italia, il maggior numero di forze dell'ordine
presenti sul territorio, ci sono invece paesi e Comuni con
un'estensione territoriale elevata senza la presenza di
carabinieri o di poliziotti: se i cittadini vogliono attivarsi
per controllare il territorio, a questi cittadini va detto
grazie.
(immagini tv)
(segue)