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PdL: Pedicini, su sicurezza sindacati agiscono politicamente

06.04.2009
17:58
(ACON) Trieste, 06 apr - COM/ET - "La lettera presentata dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil in merito al progetto di legge sulla polizia locale ha il chiaro sapore della contrapposizione politica". Ad affermarlo è il consigliere regionale del PdL e presidente del Comitato ristretto sul progetto di legge Antonio Pedicini alla vigilia della ripresa dei lavori d'Aula.

"Con questa legge - spiega il consigliere - si assicura alla popolazione uno strumento più efficace ed efficiente, attraverso un ordinamento della polizia locale che risponde a requisiti di preparazione professionale omogenea su tutto il territorio".

Secondo Pedicini si esaltano anche le competenze delle Amministrazioni locali, protagoniste dei patti sulla sicurezza e sui quali la Regione si limiterà a prestare la propria collaborazione. "Infine - ribadisce l'esponente della maggioranza - l'efficienza dello strumento della polizia locale è sottoposto al potere di indirizzo e controllo dei sindaci e delle Amministrazioni locali. Ciò è garanzia di continuità del rapporto con la popolazione e il territorio".

"Per quanto riguarda la situazione contrattuale - specifica l'esponente del PdL - il provvedimento non interviene nell'area destinata alla contrattazione, ma si limita a indicare obiettivi, sui quali sarà il confronto tra le parti a portare alla regolamentazione specifica".

Sospendere l'esame del progetto di legge in questa situazione, per Pedicini significherebbe una messa in discussione dell'autonomia della Regione, che si manifesta proprio attraverso l'esercizio della potestà legislativa.

Il consigliere ricorda che, come avviene oggi per la sicurezza, anche per i volontari della Protezione civile furono sollevate questioni. "Ma tutti noi sappiamo - conclude Pedicini - quanto queste persone siano importanti quando è necessario intervenire prontamente o in caso di calamità".