PdL: Pedicini, su sicurezza sindacati agiscono politicamente
(ACON) Trieste, 06 apr - COM/ET - "La lettera presentata dalle
segreterie di Cgil, Cisl e Uil in merito al progetto di legge
sulla polizia locale ha il chiaro sapore della contrapposizione
politica".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del PdL e presidente del
Comitato ristretto sul progetto di legge Antonio Pedicini alla
vigilia della ripresa dei lavori d'Aula.
"Con questa legge - spiega il consigliere - si assicura alla
popolazione uno strumento più efficace ed efficiente, attraverso
un ordinamento della polizia locale che risponde a requisiti di
preparazione professionale omogenea su tutto il territorio".
Secondo Pedicini si esaltano anche le competenze delle
Amministrazioni locali, protagoniste dei patti sulla sicurezza e
sui quali la Regione si limiterà a prestare la propria
collaborazione. "Infine - ribadisce l'esponente della maggioranza
- l'efficienza dello strumento della polizia locale è sottoposto
al potere di indirizzo e controllo dei sindaci e delle
Amministrazioni locali. Ciò è garanzia di continuità del rapporto
con la popolazione e il territorio".
"Per quanto riguarda la situazione contrattuale - specifica
l'esponente del PdL - il provvedimento non interviene nell'area
destinata alla contrattazione, ma si limita a indicare obiettivi,
sui quali sarà il confronto tra le parti a portare alla
regolamentazione specifica".
Sospendere l'esame del progetto di legge in questa situazione,
per Pedicini significherebbe una messa in discussione
dell'autonomia della Regione, che si manifesta proprio attraverso
l'esercizio della potestà legislativa.
Il consigliere ricorda che, come avviene oggi per la sicurezza,
anche per i volontari della Protezione civile furono sollevate
questioni. "Ma tutti noi sappiamo - conclude Pedicini - quanto
queste persone siano importanti quando è necessario intervenire
prontamente o in caso di calamità".