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IdV-Citt: la legge sulla sicurezza è un grande inganno

08.04.2009
18:57
(ACON) Trieste, 08 apr - COM/ET - Il vicecapogruppo di Italia dei Valori - Cittadini, Alessandro Corazza, relatore di minoranza sulla legge, esprime forte contrarietà al testo approvato dal Consiglio.

"Vedremo se la percezione di insicurezza diminuirà o aumenterà, quando i cittadini vedranno girare per le strade ronde di volontari e polizia locale armata. Non è questa la risposta che la gente si attende", sostiene Corazza. A parere del consigliere sarebbe stato più opportuno rafforzare l'organico e i mezzi dei corpi di polizia, gli unici ad avere la necessaria professionalità per operare nell'ambito della sicurezza.

Corazza evidenzia che la norma istituisce "una pluralità di organismi costosi e a volte inutili; va a militarizzare la polizia municipale assegnandole funzioni che non le sono proprie e infine, affida ai privati, servizi di vigilanza e sicurezza che dovrebbero essere prerogativa del pubblico".

Per Corazza non è giustificabile la volontà di dare un impianto, dal consigliere definito centralistico, ad un tema quale quello della polizia locale, che riguarda dunque le singole realtà territoriali.

Il consigliere formula anche osservazioni sulla gestione dei lavori d'Aula. "Non ho apprezzato affatto che il presidente del Consiglio, invece che essere garante del regolamento, abbia agito in più occasioni in maniera discrezionale. Così è stato quando ha concesso il voto segreto per alcuni articoli e non per altri, con una interpretazione personale quando ha impedito la votazione di una serie di singoli emendamenti e non chiudendo una votazione per dare la possibilità alla maggioranza di correggere il proprio voto".

La legge sarebbe frutto, secondo il capogruppo Piero Colussi, di una promessa elettorale. "Ma questa non è un dato reale sulla necessità di sicurezza dei cittadini. Nella nostra regione i reati sono diminuiti e non solo: più del 50% dei crimini accadono in famiglia. Allora questa legge che istituisce ronde, scuole di polizia, volontari per la sicurezza, è un inganno".

Colussi si domanda quale politica dovrebbe mettere in atto un legislatore, se quella di rassicurare i cittadini o quella di alimentarne la paura. Quest'ultima, evidenzia il consigliere in conclusione, servirebbe soprattutto a stornare l'attenzione dai veri problemi. Secondo Colussi la paura si strumentalizza per guadagnare consenso e potere.