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SA: Kocijancic, tavolo di crisi Safilo

15.04.2009
10:39
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/AB - Riteniamo senz'altro utile che il vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani abbia convocato una riunione per fare il punto sulla crisi della Safilo, che si presenta ancora più drammatica di altre simili realtà che investono al nostra regione. Apprezziamo anche la scelta di un tavolo nazionale con i parlamentari e il ministro Scajola.

Da parte nostra - afferma il consigliere regionale di SA Igor Kocijancic - in quella sede abbiamo ribadito che è giusto e necessario ricercare un forte legame con l'azienda durante la crisi, che è doveroso vedere quale potrebbe essere l'impegno di Friulia e di altri soggetti a sostegno del salvataggio, ma che altrettanta chiarezza è necessaria sugli impegni che si deve assumere la proprietà: mantenere gli stabilimenti di Precenicco e Martignacco e tutti i posti di lavoro. Congelare qualsiasi ipotesi di licenziamento. Rinnovare tutti i contratti a termine in essere. Tutte le risorse aggiuntive che Governo e Regione reperiranno per contrastare la crisi vanno impiegate per integrare il salario da eventuali riduzioni di orario di lavoro, la cassa integrazione a rotazione, altre forme di sostegno al redito di lavoratrici e lavoratori.

La Safilo non può utilizzare la crisi per giustificare ristrutturazioni e delocalizzazioni, conclude Kocijancic. Delocalizzare verso dove? Se è vero, come è vero, che la crisi è globale (anche la Cina sta subendo un crollo delle esportazioni) delocalizzare in questo momento vuol dire semplicemente fuggire irresponsabilmente laddove il costo del lavoro e della mano d'opera è ai livelli più bassi. Questo non ha niente a che vedere con gli effetti della crisi né con la responsabilità sociale dell'impresa.