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PD, IdV-Citt e SA presentano pdl su politiche per la pace

16.04.2009
14:58
(ACON) Trieste, 16 apr - DT - Nel mondo si spendono 1.200 miliardi di dollari in armi e appena 100 in aiuti ai Paesi poveri. Ci sono 29 guerre in corso (soprattutto in Africa), i profughi sono 28 milioni (in Italia abbiamo 20 mila rifugiati), la miseria fa 100 milioni di morti all'anno, eppure nel 2000 189 Stati hanno aderito alla Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite per dimezzare la povertà - e quindi la mortalità - sulla terra entro il 2015. Insomma, la pace è lontana. E di pace e di salvaguardia dei diritti umani intende occuparsi la proposta di legge presentata dai consiglieri del PD Franco Codega, Gianfranco Moretton, Giorgio Brandolin, Igor Gabrovec e Paolo Menis, da Piero Colussi e Alessandro Corazza per IdV-Citt, e da Roberto Antonaz, Igor Kocijancic e Stefano Pustetto per la SA.

Tredici articoli in cui si immagina la Regione come centro propositivo - oltre che politico - di studi e ricerche, di iniziative formative, ricreative e didattiche, con l'obiettivo di far crescere la cultura della comprensione e della convivenza, della giustizia e della non violenza, dell'accoglienza e della cooperazione solidale. Come strumento di coordinamento, ecco l'Agorà della pace del Friuli Venezia Giulia, luogo di incontro, confronto e riflessione tra tutte le realtà presenti sul territorio (enti locali, forze sindacali, istituzioni scolastiche, movimenti e associazioni) che si riconoscono nel valore della pace.

Ma il provvedimento si propone anche di realizzare un Centro di elaborazione, documentazione e ricerca sulla cultura della pace, di istituire il 10 dicembre (anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo) la Giornata regionale per la pace e diritti umani, e di valorizzare, anche attraverso i viaggi della Memoria, i luoghi storici e i simboli di pace per favorire la riconciliazione tra i diversi popoli che vivono in Friuli Venezia Giulia, ma anche nelle regioni e Stati contermini. Infine, l'intenzione è di aderire alla campagna "Città 2015 contro la povertà" (la stessa, anche se in forma locale, di quella promossa dalle Nazioni Unite).

"Già nel 1987 questa Regione si dotò, tra le prime in Italia, di una legge finalizzata a favorire la promozione di una cultura di pace, ha spiegato Codega. Oggi, però, gli scenari internazionali sono mutati, e si avverte una maggiore sensibilità verso questi temi. Nonostante ciò, la Giunta Tondo si è sfilata due mesi fa dal Comitato regionale degli enti locali per la pace (CRELP). Eppure, ha proseguito Codega, siamo convinti che la maggioranza abbia a cuore questi problemi, che non ci possa essere insensibilità di fronte al nostro provvedimento perché il diritto alla vita unisce tutti".

"Questo testo è l'evoluzione di quanto realizzato nella precedente legislatura, la differenza è che in questa l'assessorato alle Politiche per la pace è stato cancellato immediatamente, ha commentato Antonaz. Con la Giunta Illy, ha quindi ricordato, abbiamo dato impulso alla cultura della pace e alla cooperazione allo sviluppo passando da un contributo, nel 2003, di 250 mila euro ai 2,2 milioni del 2008. Questa era una regione conosciuta nel mondo per il suo dare. Ora invece, per pura ideologia diamo soldi alle ronde, per armare la polizia locale, senza più tener conto del principio della solidarietà".

"Crediamo sia possibile coltivare la pace e i diritti, temi adesso trascurati se non calpestati. Eppure vogliamo credere che esista un altro Friuli Venezia Giulia, non solo quello che tira su i muri nei confronti dei diversi", è stata la chiosa di Colussi.

(immagini tv)