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PD: Menosso, legge sul commercio non tutela le famiglie

17.04.2009
15:16
(ACON) Trieste, 17 apr - COM/DT - "La nuova legge sul commercio è l'ennesima dimostrazione che il centrodestra è più interessato a fare leggi ad effetto che norme dai contenuti strategici e di indirizzo". Lo sostiene la consigliera regionale del Partito Democratico Annamaria Menosso che aggiunge.

"Il provvedimento mirava a ridurre le possibilità di apertura dei negozi nelle domeniche e nei giorni di festa in modo da permettere alle famiglie di stare insieme ed evitare turni eccessivi dei dipendenti degli esercizi commerciali. Questo era l'annuncio, la realtà invece è un'altra: le aperture domenicali, infatti, non si sono ridotte e per di più è venuto meno il divieto di tenere aperto nei giorni di ricorrenze particolarmente significative come Pasquetta, il primo maggio e il 25 aprile.

"Al contrario, la legge del centrosinistra (prontamente cancellata da questa maggioranza come molti provvedimenti della Giunta Illy) lasciava una sostanziale libertà di scelta quanto alle aperture (coinvolgendo, tuttavia, i Comuni interessati), ma vietava le aperture durante le ricorrenze significative. E' quindi avvenuto sì un cambiamento, ma in peggio.

"La giusta istanza di porre un limite alla bulimia consumistica cui le troppe aperture possono indurre e di tutelare dei momenti in cui la famiglia possa concentrarsi su se stessa era garantita dalla legge del centrosinistra. Il centrodestra, che si fregia del titolo di difensore della famiglia, predica male e razzola peggio, basti pensare alla volontà di estromettere i bambini figli di extracomunitari dai benefici della Carta famiglia e del bonus bebè".