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Ballaman: Noncello, stato di salute e navigabilità

20.04.2009
13:35
(ACON) Pordenone, 20 apr - MPB - Due ore di navigazione a 6-7 nodi orari, lungo il Noncello, dall'imbarcadero Marcolin alla confluenza con il Meduna, all'approdo al Pont de Fero in comune di Prata, in un percorso di 10 chilometri, per comprendere la realtà di questo fiume, vitale presenza di Pordenone, antica Portus Naonis, che attualmente può essere percorso con imbarcazioni a motore solo previa autorizzazione derivante da un decreto del 1938 del Magistrato alle acque di Venezia, ma che potrebbe essere un valore aggiunto per la città e luogo da rendere maggiormente fruibile da parte di cittadini e visitatori.

Per il presidente del Consiglio Edouard Ballaman l'escursione del fine settimana sull'imbarcazione dell'Associazione gommonauti pordenonesi, assieme al presidente Gaetano Solarino e a Rosario Capone e Claudio Bonini componenti del sodalizio da oltre trent'anni impegnato a recuperare e valorizzare i percorsi fluviali e delle antiche vie d'acqua del Friuli Venezia Giulia, è stata occasione per verificare lo stato di salute del fiume e le esigenze di manutenzione, ma anche per apprezzare un ambito naturalistico di particolare bellezza, per flora e fauna.

E la possibilità di rendere questo corso d'acqua navigabile, al pari dei fiumi Meduna - in cui il Noncello affluisce - e Livenza, che dei precedenti raccoglie le acque realizzando una interessante idrovia verso il mare, è stato l'aspetto approfondito in particolare. Il decreto del 1938, infatti, regolamenta la navigazione a propulsione meccanica sui fiumi Meduna e Livenza stabilendo che la velocità massima non possa superare i 12 nodi orari, ma la vieta sul tratto del Noncello. Una difformità che, secondo l'Associazione gommonauti pordenonesi, andrebbe eliminata e che sulla questione sta sensibilizzando i diversi interlocutori interessati, dalle Amministrazioni comunali di Pordenone ma anche di Porcia, Prata e Pasiano, alle organizzazioni ambientalistiche, alla stessa Regione che dal 2001 ha assorbito le competenze del Magistrato alle acque.

Il limite di velocità dei 12 nodi orari è pienamente condiviso, sottolineano i gommonauti, ma consentire la navigazione a motore anche di questo tratto d'acqua per iniziative turistiche e didattiche darebbe la possibilità di meglio sorvegliare e salvaguardare lo stato di salute del fiume e di intervenire con più costanza per la sua manutenzione.

Un aspetto funzionale condiviso dal presidente Ballaman, che ha insistito sull'importanza di una navigazione regolamentata ma che appunto coniughi in maniera virtuosa fruizione, manutenzione, salvaguardia, rispetto, valorizzazione, sicurezza. Per questo Ballaman ha assicurato il proprio interessamento per affrontare in modo concreto e in tempi stretti la questione della rimozione di questo divieto che appare ormai datato. La strada - ha spiegato il presidente impegnandosi a dare sostengo a questo percorso - potrebbe essere quella di mettere allo studio un provvedimento legislativo ad hoc e in questa prospettiva raccogliere indicazioni e suggerimenti per valutare tutti gli aspetti connessi e per giungere alla formulazione più adeguata.

Proprio in un'ottica di valorizzazione e promozione, fra le iniziative dell'Associazione figura l'organizzazione della Gommonata europea, giunta alla 33 edizione, che nel mese di settembre vede le imbarcazioni da Pordenone raggiungere il mare e poi la costa croata. E c'è anche un'imbarcazione appositamente progettata per la navigazione fluviale che a richiesta effettua il percorso da Pordenone a Motta di Livenza; è un'iniziativa sempre dell'Associazione, senza fini di lucro, destinata a scuole, associazioni, circoli aziendali e gruppi di cittadini. L'imbarcazione, che può trasportare fino a 30 persone oltre all'equipaggio, è dotata di cancelletti di ingresso idonei al passaggio di carrozzine per disabili e naviga senza provocare moto ondoso, nel pieno rispetto dell'ecosistema fluviale.

(foto; immagini tv)