Ballaman: Noncello, stato di salute e navigabilità
(ACON) Pordenone, 20 apr - MPB - Due ore di navigazione a 6-7
nodi orari, lungo il Noncello, dall'imbarcadero Marcolin alla
confluenza con il Meduna, all'approdo al Pont de Fero in comune
di Prata, in un percorso di 10 chilometri, per comprendere la
realtà di questo fiume, vitale presenza di Pordenone, antica
Portus Naonis, che attualmente può essere percorso con
imbarcazioni a motore solo previa autorizzazione derivante da un
decreto del 1938 del Magistrato alle acque di Venezia, ma che
potrebbe essere un valore aggiunto per la città e luogo da
rendere maggiormente fruibile da parte di cittadini e visitatori.
Per il presidente del Consiglio Edouard Ballaman l'escursione del
fine settimana sull'imbarcazione dell'Associazione gommonauti
pordenonesi, assieme al presidente Gaetano Solarino e a Rosario
Capone e Claudio Bonini componenti del sodalizio da oltre
trent'anni impegnato a recuperare e valorizzare i percorsi
fluviali e delle antiche vie d'acqua del Friuli Venezia Giulia, è
stata occasione per verificare lo stato di salute del fiume e le
esigenze di manutenzione, ma anche per apprezzare un ambito
naturalistico di particolare bellezza, per flora e fauna.
E la possibilità di rendere questo corso d'acqua navigabile, al
pari dei fiumi Meduna - in cui il Noncello affluisce - e Livenza,
che dei precedenti raccoglie le acque realizzando una
interessante idrovia verso il mare, è stato l'aspetto
approfondito in particolare. Il decreto del 1938, infatti,
regolamenta la navigazione a propulsione meccanica sui fiumi
Meduna e Livenza stabilendo che la velocità massima non possa
superare i 12 nodi orari, ma la vieta sul tratto del Noncello.
Una difformità che, secondo l'Associazione gommonauti
pordenonesi, andrebbe eliminata e che sulla questione sta
sensibilizzando i diversi interlocutori interessati, dalle
Amministrazioni comunali di Pordenone ma anche di Porcia, Prata e
Pasiano, alle organizzazioni ambientalistiche, alla stessa
Regione che dal 2001 ha assorbito le competenze del Magistrato
alle acque.
Il limite di velocità dei 12 nodi orari è pienamente condiviso,
sottolineano i gommonauti, ma consentire la navigazione a motore
anche di questo tratto d'acqua per iniziative turistiche e
didattiche darebbe la possibilità di meglio sorvegliare e
salvaguardare lo stato di salute del fiume e di intervenire con
più costanza per la sua manutenzione.
Un aspetto funzionale condiviso dal presidente Ballaman, che ha
insistito sull'importanza di una navigazione regolamentata ma che
appunto coniughi in maniera virtuosa fruizione, manutenzione,
salvaguardia, rispetto, valorizzazione, sicurezza. Per questo
Ballaman ha assicurato il proprio interessamento per affrontare
in modo concreto e in tempi stretti la questione della rimozione
di questo divieto che appare ormai datato. La strada - ha
spiegato il presidente impegnandosi a dare sostengo a questo
percorso - potrebbe essere quella di mettere allo studio un
provvedimento legislativo ad hoc e in questa prospettiva
raccogliere indicazioni e suggerimenti per valutare tutti gli
aspetti connessi e per giungere alla formulazione più adeguata.
Proprio in un'ottica di valorizzazione e promozione, fra le
iniziative dell'Associazione figura l'organizzazione della
Gommonata europea, giunta alla 33 edizione, che nel mese di
settembre vede le imbarcazioni da Pordenone raggiungere il mare e
poi la costa croata. E c'è anche un'imbarcazione appositamente
progettata per la navigazione fluviale che a richiesta effettua
il percorso da Pordenone a Motta di Livenza; è un'iniziativa
sempre dell'Associazione, senza fini di lucro, destinata a
scuole, associazioni, circoli aziendali e gruppi di cittadini.
L'imbarcazione, che può trasportare fino a 30 persone oltre
all'equipaggio, è dotata di cancelletti di ingresso idonei al
passaggio di carrozzine per disabili e naviga senza provocare
moto ondoso, nel pieno rispetto dell'ecosistema fluviale.
(foto; immagini tv)