LN: Narduzzi, un deciso no politico alla legge comunitaria
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/AB - Il gruppo consiliare
regionale della Lega Nord decide fermamente di votare contro la
legge comunitaria (introdotta dalla legge regionale 10 del 2004),
in questi giorni all'esame della Commissioni.
Il capogruppo Danilo Narduzzi si fa portavoce e sottolinea che il
voto contrario è prettamente un voto politico e segnala la
contrarietà verso una Comunità europea sempre più in balia di
norme astruse e restrittive della libertà dei cittadini del
nostro territorio.
"Altre Regioni italiane, pur avendo previsto tale strumento
legislativo nei nuovi statuti o in apposite leggi regionali non
vi danno attuazione, preferendo intervenire con provvedimenti
specifici, se ritenuti necessari. Spesso infatti - spiega
Narduzzi - è mancata la volontà politica di recepire senza tanti
preamboli le disposizioni comunitarie. L'Unione europea, che in
passato sembrava poter offrire ai cittadini comunitari vantaggi e
nuove occasioni di sviluppo, appare oggi, ai nostri occhi, più un
peso a causa dell'eccessiva burocratizzazione che va ad
appesantire un sistema già complesso di per sé, provocando disagi
e difficoltà a privati e imprese.
"Ci siamo sempre battuti per essere e restare padroni a casa
nostra, ora sembra tutto compromesso a causa dell'invadenza di
un'Unione europea più interessata a occuparsi delle piccole
questioni locali che dei grandi problemi internazionali, come il
controllo dell'immigrazione. Ricordo - conclude Narduzzi - che la
legge 10 del 2004 l'ha voluta proprio il centrosinistra abituato
a prostrarsi di fronte all'Ue e che ha permesso all'Europa di
ficcare il naso anche nelle più piccole cose. Diciamo sì
all'Europa, ma che sia un'Europa di popoli e non di burocrati".