Corecom: par condicio elezioni europee e amministrative
(ACON) Trieste, 21 apr - MPB - Dal 3 aprile è in vigore la par
condicio per le elezioni europee e dal 23 essa varrà anche per le
elezioni amministrative che riguardano il rinnovo sia del
Consiglio provinciale di Pordenone e l'elezione del presidente di
quella Provincia sia dei Consigli di 142 Comuni della regione.
Le regole della comunicazione a cui devono attenersi radio e tv
private e servizio pubblico regionale nel periodo elettorale in
occasione delle elezioni europee e amministrative che si
svolgeranno in concomitanza il 6 e 7 giugno prossimi sono state
illustrate a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, dal
presidente del Corecom Paolo Francia, in una affollata conferenza
stampa alla quale è intervenuta la vicepresidente del Consiglio
Annamaria Menosso.
Regole invariate, rispetto al passato, tese a garantire la parità
di condizioni per tutti i soggetti impegnati nella competizione -
ha spiegato Francia illustrando il ruolo del Corecom FVG in
materia di par condicio, affiancato dal direttore del Servizio
elettorale della Regione Annamaria Pecile e dalla responsabile
dei rapporti tra Agcom (Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni) e i Corecom regionali, Maria Pia Caruso, a Trieste
per l'avvio delle nuove funzioni attribuite al Comitato. Le
deleghe - prova dell'accresciuto prestigio del Corecom locale -
sono in materia di conciliazioni telefoniche in presenza di
controversie tra operatore e utente (circa 1600 nel 2008, un
tempo di attesa medio di 28 giorni); di monitoraggio televisivo
(specie per la tutela dei minori nella fascia attualmente
protetta dalle ore 16.00 alle 19.00, anche se Francia l'ha
definita piuttosto ridotta); di gestione del ROC (registro
operatori della comunicazione).
Quanto alle regole, l'accento è stato posto sul divieto in questo
periodo, per le Amministrazioni locali, di ogni comunicazione
istituzionale salvo quella impersonale e quella con carattere di
urgenza - ma nel divieto non ricadono le manifestazioni del 25
aprile, del 1 maggio e del 2 giugno - con la proibizione anche
nei 15 giorni precedenti le elezioni di diffondere sondaggi. E le
emittenti radiofoniche e televisive devono garantire il
pluralismo e l'equilibrio tra i soggetti politici, secondo quanto
previsto dal codice di autoregolamentazione.
In Friuli Venezia Giulia il servizio elettorale regionale
gestisce tutti gli adempimenti preparatori, ed è stato ricordato
che sono già convocati i comizi elettorali per le elezioni
amministrative nei 142 comuni, mentre i comuni complessivamente
coinvolti, dato il rinnovo della Provincia di Pordenone, sono 167
per oltre 565 mila elettori. Alle elezioni europee è invece
chiamato l'intero corpo elettorale regionale. Si voterà sabato
pomeriggio e domenica, (e non lunedì): una anticipazione dovuta
al fatto che negli Stati dell'Unione il periodo delle votazioni
va da giovedì a domenica. Per questa variazione il silenzio
elettorale che scatta alle ore 24 di venerdì 5 giugno, quando si
chiude la campagna elettorale, dura mezza giornata in meno.
La prossima scadenza è la presentazione delle candidature l'8 e 9
maggio. Da quel momento scattano tutte le regole per la
propaganda, le stesse fissate dalla legge del 1956 e per questo
un po' datate, cui però attenersi, interpretandole correttamente,
anche riguardo forme nuove di propaganda come i gazebo. In
materia di spese elettorali non esistono limiti, ma neppure
rimborsi, né l'obbligo di rendicontare che esiste solo per i
candidati eletti, circa le spese sostenute in campagna
elettorale.
Usando il buonsenso - ha sottolineato la Menosso di fronte alle
molte domande degli rappresentanti dell'emittenza radiotelevisiva
- si possono sciogliere dubbi e incertezze. La vicepresidente ha
anche ricordato la vasta esperienza in materia del Corecom FVG,
che con le nuove deleghe attribuite rafforza la sua funzione di
tutela e presidio dei diritti dei cittadini, in una
collaborazione tra Comitato, Giunta regionale e Consiglio che è
di garanzia.
(foto; immagini tv)