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Corecom: par condicio elezioni europee e amministrative

21.04.2009
14:53
(ACON) Trieste, 21 apr - MPB - Dal 3 aprile è in vigore la par condicio per le elezioni europee e dal 23 essa varrà anche per le elezioni amministrative che riguardano il rinnovo sia del Consiglio provinciale di Pordenone e l'elezione del presidente di quella Provincia sia dei Consigli di 142 Comuni della regione.

Le regole della comunicazione a cui devono attenersi radio e tv private e servizio pubblico regionale nel periodo elettorale in occasione delle elezioni europee e amministrative che si svolgeranno in concomitanza il 6 e 7 giugno prossimi sono state illustrate a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, dal presidente del Corecom Paolo Francia, in una affollata conferenza stampa alla quale è intervenuta la vicepresidente del Consiglio Annamaria Menosso.

Regole invariate, rispetto al passato, tese a garantire la parità di condizioni per tutti i soggetti impegnati nella competizione - ha spiegato Francia illustrando il ruolo del Corecom FVG in materia di par condicio, affiancato dal direttore del Servizio elettorale della Regione Annamaria Pecile e dalla responsabile dei rapporti tra Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e i Corecom regionali, Maria Pia Caruso, a Trieste per l'avvio delle nuove funzioni attribuite al Comitato. Le deleghe - prova dell'accresciuto prestigio del Corecom locale - sono in materia di conciliazioni telefoniche in presenza di controversie tra operatore e utente (circa 1600 nel 2008, un tempo di attesa medio di 28 giorni); di monitoraggio televisivo (specie per la tutela dei minori nella fascia attualmente protetta dalle ore 16.00 alle 19.00, anche se Francia l'ha definita piuttosto ridotta); di gestione del ROC (registro operatori della comunicazione).

Quanto alle regole, l'accento è stato posto sul divieto in questo periodo, per le Amministrazioni locali, di ogni comunicazione istituzionale salvo quella impersonale e quella con carattere di urgenza - ma nel divieto non ricadono le manifestazioni del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno - con la proibizione anche nei 15 giorni precedenti le elezioni di diffondere sondaggi. E le emittenti radiofoniche e televisive devono garantire il pluralismo e l'equilibrio tra i soggetti politici, secondo quanto previsto dal codice di autoregolamentazione.

In Friuli Venezia Giulia il servizio elettorale regionale gestisce tutti gli adempimenti preparatori, ed è stato ricordato che sono già convocati i comizi elettorali per le elezioni amministrative nei 142 comuni, mentre i comuni complessivamente coinvolti, dato il rinnovo della Provincia di Pordenone, sono 167 per oltre 565 mila elettori. Alle elezioni europee è invece chiamato l'intero corpo elettorale regionale. Si voterà sabato pomeriggio e domenica, (e non lunedì): una anticipazione dovuta al fatto che negli Stati dell'Unione il periodo delle votazioni va da giovedì a domenica. Per questa variazione il silenzio elettorale che scatta alle ore 24 di venerdì 5 giugno, quando si chiude la campagna elettorale, dura mezza giornata in meno.

La prossima scadenza è la presentazione delle candidature l'8 e 9 maggio. Da quel momento scattano tutte le regole per la propaganda, le stesse fissate dalla legge del 1956 e per questo un po' datate, cui però attenersi, interpretandole correttamente, anche riguardo forme nuove di propaganda come i gazebo. In materia di spese elettorali non esistono limiti, ma neppure rimborsi, né l'obbligo di rendicontare che esiste solo per i candidati eletti, circa le spese sostenute in campagna elettorale.

Usando il buonsenso - ha sottolineato la Menosso di fronte alle molte domande degli rappresentanti dell'emittenza radiotelevisiva - si possono sciogliere dubbi e incertezze. La vicepresidente ha anche ricordato la vasta esperienza in materia del Corecom FVG, che con le nuove deleghe attribuite rafforza la sua funzione di tutela e presidio dei diritti dei cittadini, in una collaborazione tra Comitato, Giunta regionale e Consiglio che è di garanzia.

(foto; immagini tv)