II Comm: parere favorevole a legge comunitaria
(ACON) Trieste, 22 apr - ET - Parere favorevole da parte della
II Commissione consiliare - presidente Maurizio Franz (LN) - alle
parti di competenza della legge comunitaria. Alla presenza
dell'assessore alle Finanze, Sandra Savino, il voto a favore è
stato espresso dal PdL, LN, UDC e Asquini (Misto); PD e IdV-Citt
si sono astenuti.
La Commissione si è concentrata principalmente sul Capo II del
disegno di legge che, in osservanza della Direttiva servizi della
UE, modifica la legge regionale del 2001 sullo Sportello unico.
L'obiettivo è di semplificare la vita d'impresa e di unificare i
procedimenti amministrativi per l'avvio e l'insediamento di
un'attività produttiva, creando un unico punto d'accesso per
chiunque voglia intraprendere sul territorio regionale e
telematizzando il procedimento che poi entrerà in una rete
europea.
Lo Sportello unico sarà obbligatorio per tutti i Comuni, anche in
forma associata. Attualmente la metà di questi dispone già del
servizio. Lo Sportello unico dovrebbe ricondurre a un'unica
pratica le circa 60 procedure che l'imprenditore deve compiere
presso 24 sportelli per poter avviare la sua attività. Se i
Comuni dovessero risultare inadempienti, il disegno di legge
prevede il potere sostitutorio della Regione.
Pur sottolineando la volontà di semplificare le procedure per
l'avvio di un'attività, a cominciare dal consigliere Galasso
(PdL), fino a Asquini (Misto), Marsilio e Pupulin del PD e Agnola
di IdV-Citt, si sono manifestati timori sull'effettiva
applicabilità del provvedimento come scritto. Per Galasso si
potrebbe mettere in seria difficoltà i Comuni, sia per il poco
tempo, sia da un punto di vista organizzativo e finanziario,
mentre Asquini si è concentrato sulla necessità di varare
provvedimenti che non rimangano lettera morta. Marsilio ha
parlato di un meccanismo che a causa della varietà dei casi
potrebbe incepparsi, Agnola ha chiesto un progetto di
semplificazione praticabile, Pupulin teme il passo più lungo
della gamba. Tutti hanno manifestato la volontà di mettere in
piedi una norma che semplifichi, senza mettere in difficoltà il
territorio.
La Commissione ha dunque varato emendamenti modificativi che
mitigano le previsioni più stringenti del provvedimento e su
proposta di Della Mea (PD), Galasso si è impegnato a confrontarsi
con l'opposizione prima del passaggio del ddl in Aula, nella
ricerca di una formulazione di semplificazione realmente
efficace.
Gli emendamenti proposti, e accolti a maggioranza, garantiscono
la possibilità all'imprenditore di accedere agli uffici tecnici,
qualora lo ritenesse necessario (questo a firma Galasso e
Asquini), eliminano la previsione di poter ottenere assistenza
nelle altre lingue comunitarie e aumentano il termine per
l'implementazione del servizio, passato da 120 a 180 giorni
dall'approvazione della legge. Gli ultimi emendamenti portano le
firme di Galasso, Tononi e Santin del PdL, Franz della LN, Venier
Romano e Tesolat dell'UDC, Agnola di IdV-Citt.
Un'ulteriore parte del disegno di legge, trattata dalla II
Commissione, prevede che vengano inseriti tra le categorie che
possono dare il via alla propria impresa sulla base della
dichiarazione di inizio attività (DIA), anche i tatuatori, le
estetiste e i parrucchieri.
L'iter della legge comunitaria proseguirà domani con l'esame e
nella competente V Commissione.