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II Comm: parere favorevole a legge comunitaria

22.04.2009
14:29
(ACON) Trieste, 22 apr - ET - Parere favorevole da parte della II Commissione consiliare - presidente Maurizio Franz (LN) - alle parti di competenza della legge comunitaria. Alla presenza dell'assessore alle Finanze, Sandra Savino, il voto a favore è stato espresso dal PdL, LN, UDC e Asquini (Misto); PD e IdV-Citt si sono astenuti.

La Commissione si è concentrata principalmente sul Capo II del disegno di legge che, in osservanza della Direttiva servizi della UE, modifica la legge regionale del 2001 sullo Sportello unico. L'obiettivo è di semplificare la vita d'impresa e di unificare i procedimenti amministrativi per l'avvio e l'insediamento di un'attività produttiva, creando un unico punto d'accesso per chiunque voglia intraprendere sul territorio regionale e telematizzando il procedimento che poi entrerà in una rete europea.

Lo Sportello unico sarà obbligatorio per tutti i Comuni, anche in forma associata. Attualmente la metà di questi dispone già del servizio. Lo Sportello unico dovrebbe ricondurre a un'unica pratica le circa 60 procedure che l'imprenditore deve compiere presso 24 sportelli per poter avviare la sua attività. Se i Comuni dovessero risultare inadempienti, il disegno di legge prevede il potere sostitutorio della Regione.

Pur sottolineando la volontà di semplificare le procedure per l'avvio di un'attività, a cominciare dal consigliere Galasso (PdL), fino a Asquini (Misto), Marsilio e Pupulin del PD e Agnola di IdV-Citt, si sono manifestati timori sull'effettiva applicabilità del provvedimento come scritto. Per Galasso si potrebbe mettere in seria difficoltà i Comuni, sia per il poco tempo, sia da un punto di vista organizzativo e finanziario, mentre Asquini si è concentrato sulla necessità di varare provvedimenti che non rimangano lettera morta. Marsilio ha parlato di un meccanismo che a causa della varietà dei casi potrebbe incepparsi, Agnola ha chiesto un progetto di semplificazione praticabile, Pupulin teme il passo più lungo della gamba. Tutti hanno manifestato la volontà di mettere in piedi una norma che semplifichi, senza mettere in difficoltà il territorio.

La Commissione ha dunque varato emendamenti modificativi che mitigano le previsioni più stringenti del provvedimento e su proposta di Della Mea (PD), Galasso si è impegnato a confrontarsi con l'opposizione prima del passaggio del ddl in Aula, nella ricerca di una formulazione di semplificazione realmente efficace.

Gli emendamenti proposti, e accolti a maggioranza, garantiscono la possibilità all'imprenditore di accedere agli uffici tecnici, qualora lo ritenesse necessario (questo a firma Galasso e Asquini), eliminano la previsione di poter ottenere assistenza nelle altre lingue comunitarie e aumentano il termine per l'implementazione del servizio, passato da 120 a 180 giorni dall'approvazione della legge. Gli ultimi emendamenti portano le firme di Galasso, Tononi e Santin del PdL, Franz della LN, Venier Romano e Tesolat dell'UDC, Agnola di IdV-Citt.

Un'ulteriore parte del disegno di legge, trattata dalla II Commissione, prevede che vengano inseriti tra le categorie che possono dare il via alla propria impresa sulla base della dichiarazione di inizio attività (DIA), anche i tatuatori, le estetiste e i parrucchieri.

L'iter della legge comunitaria proseguirà domani con l'esame e nella competente V Commissione.