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IdV-Citt: Corazza, le direttive comunitarie vanno rispettate

22.04.2009
16:07
(ACON) Trieste, 22 apr - COM/AB - "Comprendo le preoccupazioni sollevate dalla maggioranza riguardo al fatto che talvolta l'applicazione delle direttive europee non tuteli come si vorrebbe il nostro territorio, ma questo lo si deve spesso all'inefficienza dei nostri rappresentanti al Parlamento europeo che non riescono a tutelare gli interessi del nostro Paese, incapaci di influire attivamente sul processo di formazione delle stesse direttive, come invece fanno più efficacemente i loro colleghi europei".

Alessandro Corazza, vicecapogruppo di Italia dei Valori-Cittadini in Consiglio regionale, entra nel dibattito di questi giorni sul disegno di legge comunitario che annualmente recepisce le direttive europee per prevenire eventuali infrazioni.

"Trovo incredibili - ha evidenziato il consigliere di Italia dei Valori - le dichiarazioni fatte in sede di IV commissione dal capogruppo della Lega Nord, che afferma la necessità di cancellare la legge regionale 10 del 2004 che disciplina le procedure di esecuzione degli obblighi normativi comunitari. Chi ricopre la carica di consigliere regionale dovrebbe avere un alto profilo istituzionale ed essere il primo a rispettare la gerarchia delle fonti normative su cui si regge il nostro Stato di diritto. Ricordo infatti che le direttive europee sono sovraordinate rispetto alla legge ordinaria regionale e non attuarle, magari per difendere illegittime posizioni di potere, vorrebbe dire esporre la nostra Regione e l'Italia a dure sanzioni economiche che peserebbero sull'intera collettività. Una violazione di legge che non è accettabile e che è indice di un pericolosa deriva autoritaria di chi vorrebbe poter fare ciò che vuole senza rispettare le regole fondamentali della convivenza civile che sono poste - è bene ricordarlo - per tutelare i cittadini e i più deboli da eventuali derive dispotiche di chi governa".

"Visti i sempre più frequenti segnali in questo senso che arrivano da esponenti della Lega Nord e la volontà di questi ultimi di restringere i diritti civili di determinate categorie di persone, non vorrei mai scoprire di essere in un Friuli Venezia Giulia indietro di sessant'anni invece che in Europa".