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V Comm: dibattito legge comunitaria, esame articoli 30/4 (2)

23.04.2009
17:59
(ACON) Trieste, 23 apr - DT - E' stato Roberto Asquini, del Gruppo Misto, ad aprire il dibattito sulla legge comunitaria. E lo ha fatto invitando maggioranza e opposizione "a un tavolo comune per semplificare ancora qualche passaggio del provvedimento prima che venga discusso in Aula".

Ragionamento criticato dal PD. Mauro Travanut ha ribadito come il Partito Democratico sia in sintonia con il testo, costruito non seguendo un indirizzo politico ma perché così si deve. Al contrario, invece, la maggioranza si sta dimostrando molto sfilacciata. Concetti ribaditi da Franco Iacop che ha ricordato come la Regione sia chiamata ad applicare il provvedimento europeo. "Abbiamo la responsabilità di varare queste norme, ha detto, non c'è da scherzare, si rischia di risponderne anche in solido a Bruxelles".

"Non deve sorprendere il comportamento dell'opposizione, ha dichiarato Alessandro Tesini, perché questo provvedimento fa prevalere una certa idea di appartenenza all'UE che il PD fa propria. Il tavolo di sintesi tra maggioranza e opposizione? E' un'idea che non regge, il vincolo comunitario o c'è o non c'è". Categorico per la LN Federico Razzini. "Se questa legge non verrà modificata, ha chiosato, la Lega rimarrà convinta del suo voto contrario. Le direttive comunitarie dettano linee di indirizzo, ma la Regione, quando le recepisce, deve poi fare in modo che non danneggino i cittadini. Noi non siamo per l'Europa dei burocrati, ma delle genti".

Secondo Alessandro Corazza (IdV-Citt) il vero problema non è l'UE, ma l'inefficienza dei nostri parlamentari. "Forse è meglio interrogarsi su chi l'Italia manda a Bruxelles. Però anche il chiudersi a riccio della LN non è un atteggiamento corretto".

"La contestazione della Lega nasce dalla degenerazione dell'apparato burocratico dell'UE, ha fatto presente Antonio Pedicini per il PdL. E la diffidenza dei cittadini verso le istituzioni comunitarie lo dimostra. Condivido, dunque, la critica della Lega alla burocrazia esagerata di Bruxelles, ma qui abbiamo degli obblighi cui tenere fede: allora mettiamoci a lavorare attorno a un tavolo per migliorare il testo e troviamo delle soluzioni per rendere questa disposizione più legata al nostro territorio".

In conclusione, la replica dell'assessore alle Risorse economiche Sandra Savino. "La Giunta vuole questo disegno di legge, ricordo che è stato votato favorevolmente all'unanimità. Certo è che far cadere queste direttive sul territorio locale non è facile, devolvere alcune funzioni senza una copertura finanziaria, come nel caso dello Sportello unico può, è vero, creare problemi".

Esaurito il dibattito, la Commissione ha deciso di iniziare l'esame dell'articolato giovedì 30 aprile alle 10.00.

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