III Comm: parere favorevole a Programma immigrazione 2009
(ACON) Trieste, 05 mag - DT - La III Commissione consiliare ha
espresso parere favorevole alla delibera della Giunta contenente
il Programma immigrazione 2009. A votare sì PdL, LN e UDC,
astenuti PD, SA e IdV-Citt. Se in Italia gli stranieri residenti
sono quasi - al 31 dicembre 2007 - 3 milioni e 433 mila, in
Friuli Venezia Giulia gli ultimi dati disponibili dell'ISTAT
attestano al 6% la loro incidenza sulla popolazione residente,
una percentuale di poco superiore alla media nazionale (5,8%).
In vista di una nuova legge sull'immigrazione, l'Esecutivo
intanto intende procedere a un monitoraggio degli immigrati per
capirne la distribuzione sul territorio, le specificità
anagrafiche, le attività lavorative prestate, i bisogni e le
necessità. Partendo da questa analisi sarà più facile favorire
l'integrazione. E proprio a questo serve il Programma messo a
punto dalla Direzione dell'istruzione, che individua nella
collaborazione con le Province e i Comuni quella sinergia
fondamentale perché l'integrazione abbia successo, possa essere
concertata, programmata e, anche, razionalizzata.
Le risorse del Programma verranno attinte dal Fondo per gli
interventi in materia di immigrazione: tra risorse regionali e
finanziamenti statali, il Programma nel 2009 potrà contare su 3
milioni e 653 mila euro. Contributi che verranno assegnati
tramite bandi e convenzioni (e qui a disposizione ci sono poco
più di 2 milioni e mezzo di euro) oppure attraverso i Piani
territoriali provinciali (1 milione e 130 mila euro la somma
complessiva). Le quote attribuite ai quattro capoluoghi
provinciali saranno calcolate in misura proporzionale al numero
dei residenti extracomunitari nelle anagrafi comunali (minori
inclusi) al 31 dicembre 2007.
Cinque i settori di intervento: istruzione (dall'integrazione
nelle scuole dei ragazzi stranieri all'alfabetizzazione e
all'apprendimento della lingua italiana, dalla conoscenza della
cultura e dell'educazione civica alla formazione del personale
scolastico), casa (per chi si trova in difficoltà, la possibilità
di vedersi erogati microprestiti per l'affitto), iniziative in
ambito socio-sanitario (come la mediazione linguistica per
agevolare l'accesso a questi servizi da parte di chi non è
italiano), informazione (con i centri per l'impiego, ad esempio,
che potranno sostenere l'integrazione socio-occupazionale degli
stranieri), e tutti quei progetti intersettoriali che prevedono,
tra gli altri, la realizzazione di rapporti statistici e indagini
conoscitive.