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IV Comm: illustrato dalla Giunta il ddl anticrisi

06.05.2009
17:48
(ACON) Trieste, 06 mag - DT/ET - Il disegno di legge anticrisi è stato illustrato dalla Giunta alla IV Commissione consiliare. Il provvedimento, di 21 articoli, destina risorse alle imprese, per la realizzazione di opere pubbliche, a chi il lavoro lo ha perso e alle famiglie.

Viene data priorità innanzitutto alle opere pubbliche (della Regione, ma anche dei Comuni) con un costo non superiore ai 500 mila euro, che possono essere cantierabili entro i prossimi 12-15 mesi. Il che significa mettere mano a scuole, chiese, opere di urbanizzazione, impianti di depurazione e acquedotti. Accanto, la semplificazione burocratica e la riduzione dei tempi per l'assegnazione degli appalti (da 300-330 giorni a 120-150) con il conseguente dimezzamento delle tariffe a carico delle imprese per l'AIA, l'autorizzazione integrata ambientale, da parte della Regione. Tutto questo per offrire un sostegno concreto all'edilizia e all'indotto. Basti calcolare che il 60-70% delle opere pubbliche in Friuli Venezia Giulia, alle quali sono particolarmente interessate le nostre imprese, sono di dimensioni finanziarie medio-piccole. Con questi provvedimenti vengono sbloccati circa 500 milioni di euro. Ma vengono pure accelerate le procedure per realizzare quelle opere che la Giunta dichiarerà strategiche e quelle per l'appalto di interventi per la messa in sicurezza del territorio (difesa del suolo, bonifica, ma anche centraline di monitoraggio o di sorveglianza sismica).

E poi ci sono le imprese: nel provvedimento viene amplificato al massimo l'intervento pubblico destinato a favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese e, allo stesso tempo, ad accelerare l'erogazione del credito stesso. Previsto anche un Fondo progettazione che punti a incentivare ulteriori opere cantierabili in regione: partirà con un portafoglio di 1 milione e mezzo di euro, da incrementare con le variazioni di bilancio.

Il settore del lavoro vede diversi interventi, come l'estensione degli ammortizzatori sociali. Nel provvedimento è previsto un assegno una tantum ai lavoratori a progetto rimasti senza impiego: riceveranno un ulteriore 10% in più (oltre al 20% dello Stato), per un limite massimo del 30% del reddito dell'anno precedente. A questo scopo si stanzierebbero 6 milioni e 700 mila euro per l'anno in corso. Altri tre milioni invece saranno indirizzati agli Enti locali che utilizzeranno cassaintegrati o lavoratori in mobilità per attività socialmente utili.

Politiche per la famiglia: si dispongono procedure per accelerare lo sblocco dei contributi contro il caro bollette e tariffe inseriti nella Carta famiglia.

Infine, viene varato lo strumento dei patti territoriali, che dovrebbero promuovere una stretta collaborazione tra i vari livelli di governo, chiamati a concertare interventi di varia natura - anche infrastrutturale - per promuovere crescita e occupazione.

Sul disegno di legge si esprimeranno domani, per l'intera giornata, tutte le categorie a vario titolo interessate. Tra domani, venerdì e lunedì le altre Commissioni esprimeranno un parere per le parti di competenza e la IV Commissione lo prenderà in esame martedì pomeriggio (12 maggio) per concluderlo mercoledì.