IV Comm: illustrato dalla Giunta il ddl anticrisi
(ACON) Trieste, 06 mag - DT/ET - Il disegno di legge anticrisi è
stato illustrato dalla Giunta alla IV Commissione consiliare. Il
provvedimento, di 21 articoli, destina risorse alle imprese, per
la realizzazione di opere pubbliche, a chi il lavoro lo ha perso
e alle famiglie.
Viene data priorità innanzitutto alle opere pubbliche (della
Regione, ma anche dei Comuni) con un costo non superiore ai 500
mila euro, che possono essere cantierabili entro i prossimi 12-15
mesi. Il che significa mettere mano a scuole, chiese, opere di
urbanizzazione, impianti di depurazione e acquedotti. Accanto, la
semplificazione burocratica e la riduzione dei tempi per
l'assegnazione degli appalti (da 300-330 giorni a 120-150) con il
conseguente dimezzamento delle tariffe a carico delle imprese per
l'AIA, l'autorizzazione integrata ambientale, da parte della
Regione. Tutto questo per offrire un sostegno concreto
all'edilizia e all'indotto. Basti calcolare che il 60-70% delle
opere pubbliche in Friuli Venezia Giulia, alle quali sono
particolarmente interessate le nostre imprese, sono di dimensioni
finanziarie medio-piccole. Con questi provvedimenti vengono
sbloccati circa 500 milioni di euro.
Ma vengono pure accelerate le procedure per realizzare quelle
opere che la Giunta dichiarerà strategiche e quelle per l'appalto
di interventi per la messa in sicurezza del territorio (difesa
del suolo, bonifica, ma anche centraline di monitoraggio o di
sorveglianza sismica).
E poi ci sono le imprese: nel provvedimento viene amplificato al
massimo l'intervento pubblico destinato a favorire l'accesso al
credito delle piccole e medie imprese e, allo stesso tempo, ad
accelerare l'erogazione del credito stesso. Previsto anche un
Fondo progettazione che punti a incentivare ulteriori opere
cantierabili in regione: partirà con un portafoglio di 1 milione
e mezzo di euro, da incrementare con le variazioni di bilancio.
Il settore del lavoro vede diversi interventi, come l'estensione
degli ammortizzatori sociali. Nel provvedimento è previsto un
assegno una tantum ai lavoratori a progetto rimasti senza
impiego: riceveranno un ulteriore 10% in più (oltre al 20% dello
Stato), per un limite massimo del 30% del reddito dell'anno
precedente. A questo scopo si stanzierebbero 6 milioni e 700 mila
euro per l'anno in corso. Altri tre milioni invece saranno
indirizzati agli Enti locali che utilizzeranno cassaintegrati o
lavoratori in mobilità per attività socialmente utili.
Politiche per la famiglia: si dispongono procedure per accelerare
lo sblocco dei contributi contro il caro bollette e tariffe
inseriti nella Carta famiglia.
Infine, viene varato lo strumento dei patti territoriali, che
dovrebbero promuovere una stretta collaborazione tra i vari
livelli di governo, chiamati a concertare interventi di varia
natura - anche infrastrutturale - per promuovere crescita e
occupazione.
Sul disegno di legge si esprimeranno domani, per l'intera
giornata, tutte le categorie a vario titolo interessate. Tra
domani, venerdì e lunedì le altre Commissioni esprimeranno un
parere per le parti di competenza e la IV Commissione lo prenderà
in esame martedì pomeriggio (12 maggio) per concluderlo
mercoledì.