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CR: inizio lavori con disegno di legge anticrisi (3)

19.05.2009
14:41
(ACON) Trieste, 19 mag - ET - Il disegno di legge anticrisi, come proposto all'Aula dopo i lavori delle Commissioni, si compone di dieci capi e 26 articoli. L'accelerazione e la semplificazione delle norme per la realizzazione di opere strategiche di interesse regionale e delle procedure in materia di protezione civile compongono i primi tre capi. Viene data priorità innanzitutto alle opere pubbliche con un costo inferiore ai 500 mila euro, che possono essere cantierabili entro 120 giorni data in cui sono disponibili i finanziamenti. Snellite ulteriormente le procedure per ottenere i contributi (sempre per le opere pubbliche) e massima semplificazione anche per l'utilizzo dei fondi assegnati ai Consorzi di bonifica. Proposto all'Aula - che dovrà esprimersi in merito - lo stralcio degli articoli 5,6,7 e 8 che compongono l'intero Capo II - accelerazione delle procedure per la realizzazione di opere strategiche.

Il Capo IV si concentra sulle attività produttive, le piccole e medie imprese e le controgaranzie della Regione a loro favore, promozione del territorio, accelerazione delle procedure di spesa a favore delle imprese e finanziamenti per i piani d'azione delle Comunità montane. Proposto anche lo stralcio del Capo V - interventi in materia di pesca.

Il settore del lavoro - Capo VI - comprende l'estensione degli ammortizzatori sociali, un assegno una tantum ai lavoratori a progetto rimasti senza impiego: riceveranno un ulteriore 10% in più (oltre al 20% dello Stato), per un limite massimo del 30% del reddito dell'anno precedente. Altri tre milioni invece saranno indirizzati agli Enti locali che utilizzeranno cassaintegrati o lavoratori in mobilità per attività socialmente utili.

Politiche per la famiglia: si dispongono procedure per accelerare lo sblocco dei contributi contro il caro bollette e tariffe inseriti nella Carta famiglia, come anche la previsione che la separazione di coniugi non comporti la perdita del mutuo prima casa.

Il Capo VIII tratta del passaggio di BIC Sviluppo Italia FVG al controllo regionale. Proposto lo stralcio dell'intero Capo IX riguardante i patti territoriali.

Nel corso del dibattito è emersa la disponibilità a modificare il provvedimento come uscito dalla Commissione, con la riformulazione di alcune disposizioni e con l'inserimento di nuove norme.

(segue)