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Crisi Luvata: capigruppo con OO.SS, lavoratori e sindaci (2)

17.06.2009
16:36
(ACON) Trieste, 17 giu - MPB - Alla voce dei lavoratori e degli amministratori ha fatto seguito quella dei capigruppo in Consiglio regionale.

Una battaglia da combattere tutti assieme, perché se si abbassa la testa seguiranno chiusure facili, per Gianfranco Moretton (PD), che ha sollecitato un tavolo nazionale che coinvolga il Governo e che impegni l'Azienda a essere presente con i suoi vertici e non solo con i suoi dirigenti. E nella trasparenza, per non ingenerare sospetti, tutte le parti vanno coinvolte.

Necessario un coinvolgimento a livello nazionale anche per Danilo Narduzzi (LN), secondo il quale se l'azienda decide di chiudere senza accettare aiuti significa che ha altri disegni: a costo di andare ai cancelli a bloccare il trasporto dei macchinari, dimostriamo che le istituzioni sono dalla parte di chiede aiuto.

Occorre fare tesoro dell'esperienza Safilo - ha affermato Igor Kocijancic (SA-PRC), e la proprietà deve tener contro di strumenti di intervento che pur ci sono anche se limitati. Ricordando la responsabilità delle imprese, ha sottolineato che il coinvolgimento che i lavoratori hanno chiesto significa anche una disponibilità a patire un disagio, quale un salario ridotto, per la certezza però di conservare il posto di lavoro. Di questo coinvolgimento è l'istituzione che in questa fase deve farsi promotrice.

Abbiamo sostenuto una legge a favore delle imprese, ma anche dei lavoratori - ha ricordato Piero Colussi (Idv-Citt) citando il provvedimento anticrisi, ribadendo la compattezza del Consiglio sulla questione e invitando a evitare gioghi e demagogie.

Siamo dalla vostra parte - ha ribadito a sua volta Edoardo Sasco (UDC) invitando ad agire presto, rammaricato del fatto che mentre si studiano strumenti e mezzi per andare incontro alle esigenze ci siano aziende che non accettano gli aiuti.

Non lasciare spazio a speculazioni, è stato l'invito di Roberto Asquini (GM), che ha ribadito la volontà di trovare una soluzione che sta a cuore a tutti.

Infine Daniele Galasso (PdL), che ha definito offensivo il sospetto emerso su un atteggiamento della Giunta dettato da interessi territoriali. La Regione - ha spiegato - ha tutto l'interesse che si mantengano i posti di lavoro e a incrementare i livelli occupazionali, per il bene delle famiglie e per le ricadute sulle entrate regionali, attraverso l'Irpef, derivante dal ridotto potere di acquisto.

La richiesta di convocare a livello nazionale di un tavolo "Luvata", anche alla luce dell'incontro odierno, è stata in conclusione ribadita dall'assessore Ciriani, che ha confermato come il Friuli Venezia Giulia stia dalla parte dei lavoratori e non dell'azienda, ma posto che ci si trova di fronte a una crisi globale senza precedenti, la volontà è anche di capire la situazione. Non abbiamo chiuso la trattativa, abbiamo ripetuto la nostra preoccupazione e anticipato che altri incontri sarebbero seguiti. Le proposte avanzate dai sindacati sono quelle a cui anche noi abbiamo pensato, ma la trattativa è in salita, ha aggiunto Ciriani sottolineando che non si è gettata la spugna, ma che gli atteggiamenti della controparte non hanno dato l'idea di voler ragionare su San Vito.

(fine)