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CR: accolta mozione registrazione minori (4)

17.06.2009
16:52
(ACON) Trieste, 17 giu - ET - L'Aula ha accolto la mozione di SA sulla registrazione dei minori, con 23 voti a favore, 9 contrari e 2 astensioni, tutte espressioni di voto segrete come richiesto dal presentatore del dispositivo Pustetto.

Il Consiglio ha poi bocciato l'ordine del giorno sottoscritto dai capigruppo del PdL e LN, Daniele Galasso e Danilo Narduzzi, sempre con scrutinio segreto - i sì sono stati 13, i no 22, 1 astenuto.

Il documento intendeva impegnare la Giunta a farsi parte attiva nei confronti dei parlamentari regionali perché le questioni attinenti i diritti dei minori - di cui si sta discutendo in Parlamento - siano coerenti a una politica di ferma opposizione all'immigrazione clandestina.

Al momento di entrambe le votazioni il gruppo della Lega Nord ha abbandonato l'aula.

Negli ultimi interventi in sede di dibattito generale, Roberto Asquini (Misto) ha specificato che la parte del dispositivo nazionale sulla sicurezza oggetto della mozione in realtà chiarisce la questione del diritto di cittadinanza di chi nasce in Italia da genitori non regolarmente registrati e non mette assolutamente in discussione i diritti dei bambini, accusando una strumentalizzazione del tema.

Il centrodestra non è un covo di novelli Erode, ha detto Franco Dal Mas (PdL), piuttosto vige la volontà di tamponare possibili smagliature nel diritto di cittadinanza, non rispettose del principio del diritto di sangue - essere italiani se si nasce da italiani. Della questione bisogna investire i parlamentari, ricercando una soluzione che impedisca l'aggiramento delle norme.

In sede di dichiarazioni di voto, Mauro Travanut (PD) ha rilevato un cambio di direzione di parte del centrodestra, una dialettica interna al Popolo della Libertà. Stigmatizzata la carenza di una presa di posizione da parte della Giunta.

Daniele Galasso (PdL) ha trovato che si sia animato un dibattito pretestuoso su un tema di competenza dello Stato. Le tutele dei minori non sono in pericolo, bensì si pone il problema del segnale politico: togliere l'impressione che ci siano incentivi all'immigrazione clandestina.

Danilo Narduzzi (LN) ha sottolineato come si tratti di un documento tutto politico e per niente tecnico. Non vogliamo pestare acqua nel mortaio, la nostra posizione è nota.

(segue)