IdV-Citt: domani a Casarsa convegno su tutela minori
(ACON) Trieste, 18 giu - COM/AB - Il gruppo consiliare
regionale Italia dei Valori-Cittadini ha organizzato per domani,
venerdì 19 giugno, alle 17.00, al teatro Pasolini di Casarsa
della Delizia, una tavola rotonda sulle prospettive di attuazione
di un sistema di garanzia dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza in Friuli Venezia Giulia. Interverranno i
consiglieri regionali Piero Colussi e Alessandro Corazza; Fabia
Mellina Bares, giurista - esperta di diritto minorile; Chiara
Curto di Unicef-Italia; Dario Bigattin e Luigi Piccoli, del
coordinamento "Per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" -
Friuli Venezia Giulia; Lucio Strumento, pubblico tutore dei
minori della Regione Veneto; Roberto Molinaro, assessore
regionale istruzione, formazione e cultura, politiche per la
famiglia.
"Senza ombra di dubbio - ha dichiarato il presidente del gruppo
consiliare Piero Colussi nel presentare il convegno - la Regione
Friuli Venezia Giulia ha da sempre prestato molta attenzione,
nelle scelte legislative e nelle politiche attive, alla tutela
del mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Ora che ci troviamo
alla vigilia dell'approvazione del primo Piano regionale per la
tutela dei minori la decisione - assunta nel luglio 2008 nel
corso dell'assestamento di bilancio - di sospendere l'attività e
le funzioni del Tutore dei minori e, contestualmente, provvedere
al riordino delle azioni e degli interventi regionali in materia
di famiglia e minori che avrebbe dovuto concretizzarsi entro sei
mesi, suscita notevoli perplessità e un comprensibile sconcerto".
In quel provvedimento si prevedeva che, in via transitoria, le
funzioni del Tutore dei minori previste dalla legge regionale
n.49 del 24 giugno 1993 "fossero esercitate dal presidente del
Consiglio regionale". Contemporaneamente fu avviato in
Parlamento, su proposta del ministro per le Pari opportunità,
l'iter legislativo per l'istituzione anche in Italia del Garante
nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, figura prevista dalla
Convenzione sui diritti del fanciullo di New York (1989) e dalla
Convenzione europea sull'esercizio dei diritti del fanciullo
(1996).
"Un istituto, peraltro, già esistente ormai da tempo in molti
Paesi europei ed extraeuropei. Se è vero che il sistema di
promozione, protezione e garanzia dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza già esistente deve avere un punto di riferimento
e di raccordo in una istituzione nazionale - ha evidenziato
Colussi - è altrettanto necessario che il piano operativo non
possa che svilupparsi su scala regionale, poiché è a questo
livello che si collocano prevalentemente le politiche di welfare,
come stabilito anche dalla riforma del Titolo V della
Costituzione. E' in questo contesto normativo sospeso che si
colloca la proposta di legge n. 61 per l'istituzione del Garante
regionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza,
promossa dai consiglieri dell'Italia dei Valori-Cittadini,
sottoscritta da tutti i gruppi dell'opposizione e depositata lo
scorso 9 aprile in Consiglio regionale".
La proposta trova ispirazione dalle tante sollecitazioni
provenienti da qualificate organizzazioni come Unicef, Save the
Children, Accademia nazionale dei lincei, dal vasto mondo del
volontariato e dei servizi socio-sanitari pubblici che si
occupano di minori e di adolescenti nella nostra regione. Un
mondo, inutile nasconderlo, molto preoccupato e deluso per la
scarsa sensibilità politica dimostrata dalla Regione con la
decisione di cancellare dal nostro ordinamento un istituto di
garanzia storico come il tutore dei minori.
Questa tavola rotonda si svolge quando sono trascorsi già quattro
mesi dalla fine del periodo di transizione previsto in legge e
vuole essere un'importante occasione pubblica per un confronto
serio e qualificato fra i diversi attori oggi impegnati, a titolo
diverso, nel delicato compito di garantire in Friuli Venezia
Giulia pieno diritto di cittadinanza a chi ha meno voce per
esigerlo.