PD: Menosso, inefficace legge tempi d'attesa in sanità
(ACON) Trieste, 19 giu - COM/MPB - In merito alla questione dei
tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie, la consigliera
regionale Annamaria Menosso (PD), con una nota, riafferma la
linea del Partito Democratico e sottolinea che la riduzione dei
tempi di attesa dovrebbe mettere tutti d'accordo, poiché si
tratta di adottare misure tecnico-gestionali che non dovrebbero
connotarsi politicamente. Invece, commenta Menosso, per
l'esigenza del PdL di fare di ogni argomento una pubblicità, di
ogni questione una campagna acquisto-voti, anche i tempi di
attesa sono stati oggetto di provvedimenti eclatanti sul piano
mediatico, ma inefficaci o addirittura dannosi sul piano pratico.
La legge sui tempi di attesa, voluta dal PdL e dal consigliere
Massimo Blasoni, non sembra fino a ora dare i risultati
miracolistici tanto sbandierati. E ciò per due motivi: il primo è
che la dotazione finanziaria della legge è assolutamente
insufficiente per ciò che si propone di fare; a dimostrazione del
fatto che ciò che conta per il PdL è lanciare lo spot cui non fa
seguito il "prodotto" e cioè milioni di euro. Il secondo motivo è
che la norma propone soluzioni semplicistiche a un problema che
richiede risposte variegate e complesse. Inoltre, una norma di
legge irrigidisce una questione gestionale che invece abbisogna
di flessibilità.
Le previsioni punitive per i direttori generali le cui Aziende
non rispettano i tempi di attesa - prosegue Menosso - può suonar
bene al cittadino giustamente frustrato per i tempi di attesa
eccessivi, ma non risolve minimamente il problema. E' uno spot
che mira ad alimentare il malcontento per una sanità che
generalmente funziona, ma di cui è più pagante in termini
elettorali parlar male.
Lo stesso Blasoni è stato costretto ad ammettere che le
prestazioni con tempi di attesa eccessivi sono solo il 10% del
totale ed è su questo 10% che si dovrebbe lavorare. Si ricorda
che una delibera (strumento assai più idoneo a gestire il
problema) era stata adottata dalla Giunta precedente e aveva
cominciato a dare buoni risultati; sarebbe stato utile - conclude
l'esponente del PD - continuare a implementarla e adattarla in
quelle parti dimostratesi critiche piuttosto che approvare una
nuova legge che come risultato immediato sta creando confusione.