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PD: Menosso, inefficace legge tempi d'attesa in sanità

19.06.2009
13:23
(ACON) Trieste, 19 giu - COM/MPB - In merito alla questione dei tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie, la consigliera regionale Annamaria Menosso (PD), con una nota, riafferma la linea del Partito Democratico e sottolinea che la riduzione dei tempi di attesa dovrebbe mettere tutti d'accordo, poiché si tratta di adottare misure tecnico-gestionali che non dovrebbero connotarsi politicamente. Invece, commenta Menosso, per l'esigenza del PdL di fare di ogni argomento una pubblicità, di ogni questione una campagna acquisto-voti, anche i tempi di attesa sono stati oggetto di provvedimenti eclatanti sul piano mediatico, ma inefficaci o addirittura dannosi sul piano pratico.

La legge sui tempi di attesa, voluta dal PdL e dal consigliere Massimo Blasoni, non sembra fino a ora dare i risultati miracolistici tanto sbandierati. E ciò per due motivi: il primo è che la dotazione finanziaria della legge è assolutamente insufficiente per ciò che si propone di fare; a dimostrazione del fatto che ciò che conta per il PdL è lanciare lo spot cui non fa seguito il "prodotto" e cioè milioni di euro. Il secondo motivo è che la norma propone soluzioni semplicistiche a un problema che richiede risposte variegate e complesse. Inoltre, una norma di legge irrigidisce una questione gestionale che invece abbisogna di flessibilità.

Le previsioni punitive per i direttori generali le cui Aziende non rispettano i tempi di attesa - prosegue Menosso - può suonar bene al cittadino giustamente frustrato per i tempi di attesa eccessivi, ma non risolve minimamente il problema. E' uno spot che mira ad alimentare il malcontento per una sanità che generalmente funziona, ma di cui è più pagante in termini elettorali parlar male.

Lo stesso Blasoni è stato costretto ad ammettere che le prestazioni con tempi di attesa eccessivi sono solo il 10% del totale ed è su questo 10% che si dovrebbe lavorare. Si ricorda che una delibera (strumento assai più idoneo a gestire il problema) era stata adottata dalla Giunta precedente e aveva cominciato a dare buoni risultati; sarebbe stato utile - conclude l'esponente del PD - continuare a implementarla e adattarla in quelle parti dimostratesi critiche piuttosto che approvare una nuova legge che come risultato immediato sta creando confusione.