PD: Moretton, Tondo rassegnato alla volontà della Lega
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/DT - "Da quando la Lega Nord
quotidianamente preme per un rimpasto di Giunta che gli riconosca
maggiore visibilità e potere, c'è grande fibrillazione nella
giunta Tondo e in tutta la maggioranza. Del resto, se la
maggioranza è uscita vincitrice dalla recente tornata elettorale,
lo deve solo all'alleato Lega Nord, e ora, quindi, Tondo dovrà
riconoscere questo merito".
Il commento è di Gianfranco Moretton, capogruppo in Consiglio
regionale del Partito Democratico.
"La difficoltà del presidente Renzo Tondo, aggiunge, è
comprensibile ma non sorprende, considerato che fin dall'inizio
di questa legislatura la Lega ha condizionato il suo programma e
la sua maggioranza. Di fatto è evidente che fin qui poco è stato
fatto e molto invece si è parlato. E alla fine hanno prevalso le
iniziative e le imposizioni leghiste. Tondo ha difficoltà a
svincolarsi e di questo passo avrà difficoltà anche a tenere
unita la sua maggioranza.
Bisogna dire - scrive ancora l'esponente di opposizione - che per
riuscire a governare bene non sempre bastano i numeri, ci vuole
coesione e condivisione perché un programma trovi realizzazione e
non incappi invece in ostruzionismi o imposizioni.
Abbiamo visto fin qui un Tondo succube e rassegnato alle volontà
leghiste nonostante i borbottii e le lagnanze di alcuni
rappresentanti della sua maggioranza, c'è una situazione di
stallo che rende quasi impotente questa Giunta nei suoi obblighi
legislativi e amministrativi. In un momento come questo in cui le
difficoltà economiche impongono proposte e soluzioni immediate
riscontriamo invece titubanze, attese e scelte mai potenzialmente
mirate per interventi efficienti e di supporto al mondo
imprenditoriale e del lavoro.
La stessa situazione, comunque, si verifica per le
infrastrutture, la sanità e tutto l'apparato riferito agli enti
locali che a fatica riescono ad allinearsi alle esigenze dei
cittadini. Di fronte a una situazione che, con un eufemismo,
definisco preoccupante, paradossalmente Tondo nega che esistano
in Friuli Venezia Giulia gravi problematiche economiche e sociali
con un allarmante livello di disoccupazione.
Poco rassicurante poi è la nuova agenda fissata dopo il vertice
di maggioranza perché appare più un elenco di necessità che la
condivisione di un programma serio. Però a questi elenchi, che
sembrano più spot che altro, siamo abituati a non illuderci più.
E la conferma a tutto ciò è la dichiarazione finale di Tondo in
cui sostiene, con tono acceso, che deciderà lui stesso in prima
persona: è proprio questa sua dichiarazione che ci fa capire come
ancora tutto sia solo campato in aria.
Ricordo anche come abbia trattato la questione Luvata, e le altre
situazioni di preannunciata chiusura aziendale: il presidente
della Regione appare rassegnato e senza voglia d'intervenire,
come si sentisse depotenziato nei suoi poteri.
A questo punto viene quasi da augurarsi che ci sia il rimpasto di
Giunta e che la Lega trovi la sua collocazione, purché la Regione
attivi un piano programmatico di emergenza per intervenire in
aiuto alle imprese e alle famiglie".