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PD: Moretton, Tondo rassegnato alla volontà della Lega

22.06.2009
11:23
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/DT - "Da quando la Lega Nord quotidianamente preme per un rimpasto di Giunta che gli riconosca maggiore visibilità e potere, c'è grande fibrillazione nella giunta Tondo e in tutta la maggioranza. Del resto, se la maggioranza è uscita vincitrice dalla recente tornata elettorale, lo deve solo all'alleato Lega Nord, e ora, quindi, Tondo dovrà riconoscere questo merito".

Il commento è di Gianfranco Moretton, capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico.

"La difficoltà del presidente Renzo Tondo, aggiunge, è comprensibile ma non sorprende, considerato che fin dall'inizio di questa legislatura la Lega ha condizionato il suo programma e la sua maggioranza. Di fatto è evidente che fin qui poco è stato fatto e molto invece si è parlato. E alla fine hanno prevalso le iniziative e le imposizioni leghiste. Tondo ha difficoltà a svincolarsi e di questo passo avrà difficoltà anche a tenere unita la sua maggioranza.

Bisogna dire - scrive ancora l'esponente di opposizione - che per riuscire a governare bene non sempre bastano i numeri, ci vuole coesione e condivisione perché un programma trovi realizzazione e non incappi invece in ostruzionismi o imposizioni.

Abbiamo visto fin qui un Tondo succube e rassegnato alle volontà leghiste nonostante i borbottii e le lagnanze di alcuni rappresentanti della sua maggioranza, c'è una situazione di stallo che rende quasi impotente questa Giunta nei suoi obblighi legislativi e amministrativi. In un momento come questo in cui le difficoltà economiche impongono proposte e soluzioni immediate riscontriamo invece titubanze, attese e scelte mai potenzialmente mirate per interventi efficienti e di supporto al mondo imprenditoriale e del lavoro.

La stessa situazione, comunque, si verifica per le infrastrutture, la sanità e tutto l'apparato riferito agli enti locali che a fatica riescono ad allinearsi alle esigenze dei cittadini. Di fronte a una situazione che, con un eufemismo, definisco preoccupante, paradossalmente Tondo nega che esistano in Friuli Venezia Giulia gravi problematiche economiche e sociali con un allarmante livello di disoccupazione.

Poco rassicurante poi è la nuova agenda fissata dopo il vertice di maggioranza perché appare più un elenco di necessità che la condivisione di un programma serio. Però a questi elenchi, che sembrano più spot che altro, siamo abituati a non illuderci più. E la conferma a tutto ciò è la dichiarazione finale di Tondo in cui sostiene, con tono acceso, che deciderà lui stesso in prima persona: è proprio questa sua dichiarazione che ci fa capire come ancora tutto sia solo campato in aria.

Ricordo anche come abbia trattato la questione Luvata, e le altre situazioni di preannunciata chiusura aziendale: il presidente della Regione appare rassegnato e senza voglia d'intervenire, come si sentisse depotenziato nei suoi poteri.

A questo punto viene quasi da augurarsi che ci sia il rimpasto di Giunta e che la Lega trovi la sua collocazione, purché la Regione attivi un piano programmatico di emergenza per intervenire in aiuto alle imprese e alle famiglie".