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PD: Menis, sovraffollamento carceri della regione

26.06.2009
16:53
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/MPB - Il consigliere regionale del PD Paolo Menis interviene con una nota in merito alla situazione nelle carceri del Friuli Venezia Giulia e in particolare di Trieste.

Facendo riferimento alla notizia ripresa pochi giorni fa dai principali quotidiani nazionali del fatto che al carcere triestino del Coroneo, dove da tempo la situazione è al limite, si sia arrivati a dover costituire quello che è stato ribattezzato il "registro dei materassi a terra" per regolamentare la grave situazione di disagio e tensione connessa al fatto che i nuovi detenuti non trovino nemmeno spazio per dormire nelle brande e siano costretti ad essere ospitati a turno sul pavimento delle diverse celle.

Che la situazione fosse al limite della tollerabilità, con 250 detenuti a fronte dei 160 previsti, come ricordato dal direttore Sbriglia (anche segretario nazionale del Sidipe, il sindacato dei direttori dei penitenziari) si sapeva da tempo, ma ora siamo davvero al paradosso - scrive l'esponente del Partito Democratico affermando che ciò dimostra ancora una volta la necessità di un intervento immediato, come più volte sollecitato da diversi membri dell'opposizione.

Non dimentichiamo - sottolinea Menis - che la stesa Corte Costituzionale ha più volte ricordato che i diritti inviolabili dell'uomo (art. 2 Cost.) e la sua dignità (art. 3 Cost.) costituiscono patrimonio intangibile della soggettività di ogni individuo, compreso quello sottoposto a restrizione della libertà personale, oltreché essere presupposto indispensabile per l'efficacia della pena come strumento di rieducazione e risocializzazione.

Su questi presupposti, anche sulla scia di quanto fatto dai miei colleghi al Parlamento - annuncia Menis - solleciterò con un'interrogazione un rapido intervento da parte degli organi competenti perché ai detenuti nelle carceri di tutto il nostro territorio sia assicurata la possibilità di scontare la pena in condizioni igienico-sanitarie e sociali dignitose e rispettose dei diritti della persona umana.