IdV-Citt: Corazza, inopportuno parere a programma sicurezza
(ACON) Trieste, 30 giu - COM/MPB - Il consigliere regionale
Alessandro Corazza (IdV-Citt), in una nota, ricorda che aveva
chiesto che non si procedesse con l'approvazione del programma di
finanziamento delle politiche di sicurezza per il 2009 e i
regolamenti attuativi finché le questioni di costituzionalità
sollevate dal Governo non fossero risolte, onde evitare per
l'ennesima volta di dover ritornare sulla legge.
Deluso per la volontà della Giunta di aprire un contenzioso con
il Governo, ha lasciato la seduta e ha non partecipato al voto in
Commissione, insieme ai colleghi di opposizione.
"Chi ha la maggioranza non ha il diritto di porsi al di sopra
della Costituzione", commenta Corazza che è anche critico sul
fatto che a poche ore dalla bocciatura della legge regionale
sulla sicurezza sia stata convocata la V Commissione per
esprimere un parere sul programma di finanziamento delle
politiche di sicurezza.
"I rilievi mossi dal Governo sono molto gravi ed è altrettanto
grave che l'assessore Seganti continui a minimizzare l'accaduto.
Tale gravità viene enfatizzata anche dal fatto che quello che è
successo era prevedibile - aggiunge Corazza. Già in Aula e ancor
prima in Commissione avevamo portato all'attenzione
dell'assessore l'incostituzionalità di alcuni punti. Se
l'assessore ci avesse ascoltato avrebbe evitato questo risultato
poco edificante".
In qualità di relatore di minoranza della legge, il consigliere
ricorda di aver segnalato che le figure dei volontari per la
sicurezza suscitavano perplessità tra i giuristi, ma non solo.
"Avevamo anche detto che, poiché con l'entrata in vigore del
decreto legge in materia di sicurezza pubblica il quadro
nazionale era in divenire, sarebbe stato opportuno procedere con
meno fretta, poiché era rischioso andare a intervenire in un
contesto giuridico che avrebbe potuto subire delle variazioni a
causa di una possibile non fedele conversione in legge del
decreto".
Tra le criticità che IdV-Citt aveva segnalato e che hanno trovato
conferma nella decisione del Governo ci sono le ronde, la volontà
di armare la polizia locale, il sostegno finanziario ai volontari
per la sicurezza.