III Comm:audizione dir.gen. S.Maria Misericordia UD (1)
(ACON) Trieste, 01 lug - MPB - La III Commissione consiliare
competente per salute e servizi sociali, presieduta da Giorgio
Venier Romano (UDC) ha ascoltato in audizione il direttore
generale dell'Azienda ospedaliero - universitaria "Santa Maria
della Misericordia di Udine Carlo Favaretti per quanto concerne
il percorso di integrazione delle funzioni tra ospedale e
università e in merito alla cosiddetta vicenda "Facebook".
Un percorso, quello dell'integrazione, incardinato su tre
aspetti, istituzionale, strategico e operativo - ha spiegato
Favaretti ricostruendone le tappe e ricordando che l'Azienda
ospedaliero universitaria di Udine costituisce un esempio unico
nel nord Italia, nascendo da due strutture distinte (Policlinico
universitario e Azienda), mentre altrove il punto di partenza è
l'azienda mista. Dato che rende la fusione un fatto istituzionale
prima che amministrativo.
Processo lungo - tra la fase gestita dal precedente direttore
generale a cui Favaretti è subentrato nel 2008 confermando
l'impianto generale ma anche introducendo meccanismi finalizzati
alla chiarezza funzionale - e concluso a giugno con un atto di
intesa sui regolamenti.
Fissati i parametri a cui i direttori dei dipartimenti ad
assistenza integrata devono attenersi, definito il profilo di
ruolo, poste le basi per i criteri di valutazione: quella
dell'Azienda è una gestione aperta al confronto, come dichiarato
nell'atto aziendale, e per questo ogni anno a giugno è previsto
l'incontro con le associazioni di volontariato, per un rendiconto
e per raccogliere indicazioni e osservazioni sull'attività.
Due amministrazioni distinte rappresentano anche due culture e
due modalità di gestione diverse, ma in questo processo di
convergenza il tema centrale è la sicurezza dei pazienti e degli
operatori e l'omogeneizzazione delle modalità di erogazione delle
prestazioni (alcuni passi sono già compiuti come ad esempio
l'unificazione del percorso interno ed esterno che riguarda i
pazienti da ictus). Sul piano pratico rientra anche il percorso
di accoglienza del neoassunto per cui studenti e specializzandi
vengono equiparati al personale dipendente, con una informazione
e formazione che mira a far condividere obiettivi e assimilare
una impostazione e culturale fin dal primo ingresso.
La tradizione dei nostri ospedali storicamente è quella di
fornire prestazioni isolate, ma la gente ha bisogno di percorsi
complessivi - ha evidenziato ancora di direttore ricordando
l'attivazione di 68 gruppi operativi (458 le persone impegnate
complessivamente) inerenti vari campi (45 appunto i percorsi
individuati, dalla sicurezza del paziente all'area dei diritti
che riguardano lui e i familiari, dall'uso corretto dei farmaci
al campo radiologico); e così pure fissare lo standard della
cartella clinica e unificare le diverse metodologie.
Quanto alla vicenda inerente la pubblicazione su Facebook da
parte di un'infermiera di foto di pazienti del reparto di terapia
intensiva, Favaretti ha ricordato che in merito è stata avviata
un'inchiesta interna, che è stata coinvolta la Polizia Postale
che ne ha dato notizia alla Procura della Repubblica, e che
relazioni sono state fatte anche al Garante della privacy e alla
Corte dei Conti, ed essendoci un procedimento penale in corso il
procedimento disciplinare è stato sospeso.
(segue)
(immagini tv)