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III Comm:audizione dir.gen. S.Maria Misericordia UD (1)

01.07.2009
18:44
(ACON) Trieste, 01 lug - MPB - La III Commissione consiliare competente per salute e servizi sociali, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC) ha ascoltato in audizione il direttore generale dell'Azienda ospedaliero - universitaria "Santa Maria della Misericordia di Udine Carlo Favaretti per quanto concerne il percorso di integrazione delle funzioni tra ospedale e università e in merito alla cosiddetta vicenda "Facebook".

Un percorso, quello dell'integrazione, incardinato su tre aspetti, istituzionale, strategico e operativo - ha spiegato Favaretti ricostruendone le tappe e ricordando che l'Azienda ospedaliero universitaria di Udine costituisce un esempio unico nel nord Italia, nascendo da due strutture distinte (Policlinico universitario e Azienda), mentre altrove il punto di partenza è l'azienda mista. Dato che rende la fusione un fatto istituzionale prima che amministrativo.

Processo lungo - tra la fase gestita dal precedente direttore generale a cui Favaretti è subentrato nel 2008 confermando l'impianto generale ma anche introducendo meccanismi finalizzati alla chiarezza funzionale - e concluso a giugno con un atto di intesa sui regolamenti.

Fissati i parametri a cui i direttori dei dipartimenti ad assistenza integrata devono attenersi, definito il profilo di ruolo, poste le basi per i criteri di valutazione: quella dell'Azienda è una gestione aperta al confronto, come dichiarato nell'atto aziendale, e per questo ogni anno a giugno è previsto l'incontro con le associazioni di volontariato, per un rendiconto e per raccogliere indicazioni e osservazioni sull'attività.

Due amministrazioni distinte rappresentano anche due culture e due modalità di gestione diverse, ma in questo processo di convergenza il tema centrale è la sicurezza dei pazienti e degli operatori e l'omogeneizzazione delle modalità di erogazione delle prestazioni (alcuni passi sono già compiuti come ad esempio l'unificazione del percorso interno ed esterno che riguarda i pazienti da ictus). Sul piano pratico rientra anche il percorso di accoglienza del neoassunto per cui studenti e specializzandi vengono equiparati al personale dipendente, con una informazione e formazione che mira a far condividere obiettivi e assimilare una impostazione e culturale fin dal primo ingresso.

La tradizione dei nostri ospedali storicamente è quella di fornire prestazioni isolate, ma la gente ha bisogno di percorsi complessivi - ha evidenziato ancora di direttore ricordando l'attivazione di 68 gruppi operativi (458 le persone impegnate complessivamente) inerenti vari campi (45 appunto i percorsi individuati, dalla sicurezza del paziente all'area dei diritti che riguardano lui e i familiari, dall'uso corretto dei farmaci al campo radiologico); e così pure fissare lo standard della cartella clinica e unificare le diverse metodologie.

Quanto alla vicenda inerente la pubblicazione su Facebook da parte di un'infermiera di foto di pazienti del reparto di terapia intensiva, Favaretti ha ricordato che in merito è stata avviata un'inchiesta interna, che è stata coinvolta la Polizia Postale che ne ha dato notizia alla Procura della Repubblica, e che relazioni sono state fatte anche al Garante della privacy e alla Corte dei Conti, ed essendoci un procedimento penale in corso il procedimento disciplinare è stato sospeso.

(segue)

(immagini tv)