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Pens: Ferone, coesione politica e sociale contro la crisi

02.07.2009
16:50
(ACON) Trieste, 02 lug - COM/ET - In un momento in cui la nostra regione, come il resto del Paese, sta vivendo una situazione delle più drammatiche dal Dopoguerra, è necessario che le istituzioni e tutte le forze politiche e sociali siano unite per contrastare la crisi economica - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - che registra la perdita quotidiana di decine di posti di lavoro e con il rischio, molto concreto, di chiusura di importanti attività industriali che potrebbero provocare un numero enorme di cassintegrati, potenziali disoccupati.

Piccole e grandi attività industriali chiudono i battenti o delocalizzano, tante attività commerciali, artigianali, piccole e medie imprese non riescono più a tenere il passo con il mercato e con l'impoverimento generale, e abbassano le saracinesche con la conseguente cancellazione di storie e tradizioni, soprattutto familiari. L'ottimismo a tutti i costi è perfettamente inutile - ha rimarcato il consigliere del Partito Pensionati - la nostra Regione sta affrontando con realtà e decisione questa terribile crisi e c'è da dare atto al presidente Tondo e all'assessore Ciriani dell'impegno che stanno profondendo per salvare il lavoro di tanti padri di famiglia.

Nel nostro tessuto sociale si stanno incrinando le certezze, la voglia di fare, di rischiare, di creare impresa - ha sottolineato Ferone - di porre le condizioni, in sintesi, per un rilancio, per creare lavoro e futuro, si sta allentando forse la voglia e la consapevolezza che da questa crisi si può uscire proprio perché la nostra regione è forte, la nostra economia è solida, la nostra gente è responsabile, volenterosa e volitiva.

Il vero problema - secondo il consigliere - è la difesa del lavoro. Troppe persone ne sono espulse, troppi giovani, pur avendo un'istruzione e una professione e non mancando di volontà vedono azzerate le loro aspirazioni.

C'è il rischio che dopo le ferie, a settembre, tante attività commerciali e industriali non rialzeranno le saracinesche e questa deve essere la prima preoccupazione della Giunta regionale, ma anche il Governo centrale deve fare la sua parte - ha concluso Ferone. E' indispensabile un rilancio dell'economia, anche attraverso l'abbattimento di una eccessiva tassazione, non solo per quanto riguarda le attività ma anche per pensioni e salari, in modo da invogliare da un lato a investire e a non delocalizzare e dall'altro a rivitalizzare i consumi e con essi la produzione.