Pens: Ferone, coesione politica e sociale contro la crisi
(ACON) Trieste, 02 lug - COM/ET - In un momento in cui la
nostra regione, come il resto del Paese, sta vivendo una
situazione delle più drammatiche dal Dopoguerra, è necessario che
le istituzioni e tutte le forze politiche e sociali siano unite
per contrastare la crisi economica - ha dichiarato il consigliere
regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - che registra la
perdita quotidiana di decine di posti di lavoro e con il rischio,
molto concreto, di chiusura di importanti attività industriali
che potrebbero provocare un numero enorme di cassintegrati,
potenziali disoccupati.
Piccole e grandi attività industriali chiudono i battenti o
delocalizzano, tante attività commerciali, artigianali, piccole e
medie imprese non riescono più a tenere il passo con il mercato e
con l'impoverimento generale, e abbassano le saracinesche con la
conseguente cancellazione di storie e tradizioni, soprattutto
familiari. L'ottimismo a tutti i costi è perfettamente inutile -
ha rimarcato il consigliere del Partito Pensionati - la nostra
Regione sta affrontando con realtà e decisione questa terribile
crisi e c'è da dare atto al presidente Tondo e all'assessore
Ciriani dell'impegno che stanno profondendo per salvare il lavoro
di tanti padri di famiglia.
Nel nostro tessuto sociale si stanno incrinando le certezze, la
voglia di fare, di rischiare, di creare impresa - ha sottolineato
Ferone - di porre le condizioni, in sintesi, per un rilancio, per
creare lavoro e futuro, si sta allentando forse la voglia e la
consapevolezza che da questa crisi si può uscire proprio perché
la nostra regione è forte, la nostra economia è solida, la nostra
gente è responsabile, volenterosa e volitiva.
Il vero problema - secondo il consigliere - è la difesa del
lavoro. Troppe persone ne sono espulse, troppi giovani, pur
avendo un'istruzione e una professione e non mancando di volontà
vedono azzerate le loro aspirazioni.
C'è il rischio che dopo le ferie, a settembre, tante attività
commerciali e industriali non rialzeranno le saracinesche e
questa deve essere la prima preoccupazione della Giunta
regionale, ma anche il Governo centrale deve fare la sua parte -
ha concluso Ferone. E' indispensabile un rilancio dell'economia,
anche attraverso l'abbattimento di una eccessiva tassazione, non
solo per quanto riguarda le attività ma anche per pensioni e
salari, in modo da invogliare da un lato a investire e a non
delocalizzare e dall'altro a rivitalizzare i consumi e con essi
la produzione.