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PD: Menis, la Lega continua a ricattare la maggioranza

02.07.2009
18:23
(ACON) Trieste, 02 lug - COM/AB - La Lega Nord, come annunciato dal capogruppo Narduzzi, ha abbandonato i lavori della III Commissione consiliare (salute, servizi sociali, immigrazione) promettendo di non tornarci finché la proposta di legge 39, che è una priorità per il gruppo del Carroccio non tornerà in discussione.

"Si apre la porta a una nuova possibile crisi di maggioranza - commenta il consigliere regionale del PD Paolo Menis, che fa parte della stessa Commissione - quando ancora non si sono spente le polemiche per quella di pochi giorni fa che ha fatto seguito alla spaccatura in Consiglio regionale, e sempre in materia di immigrazione. Appare evidente che la linea politica che esprimono non trova condivisione negli alleati, al di là di ogni possibile dichiarazione contraria.

"Non mi stupisce certo l'atteggiamento della Lega - continua il consigliere - siamo abituati a queste continue alzate di voce che tentano di intimorire l'intera maggioranza; ormai andarsene quando le cose non vanno come si pensa (dall'Aula del Consiglio, dalla Commissione) sembra essere diventato il nuovo modo di fare politica nella nostra Regione.

"E per cosa poi? Per la legge 39, un provvedimento che scardina tutto il sistema di welfare sin qui costruito portando a quindici anni di residenza in Friuli Venezia Giulia il requisito necessario per accedere ai seguenti sostegni sociali: - Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità (carta famiglia) - Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia (asili nido) - Norme integrative in materia di diritto allo studio (testi scolastici e buono studio) - Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale (accesso ai servizi per la salute) - Riordino degli interventi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica (accesso alle graduatorie per le abitazioni) - Interventi nei settori della ricerca scientifica, dell'istruzione e della cultura

"Da una parte, migliaia di persone sono scese in piazza la scorsa settimana per protestare contro questo scempio che distrugge la tradizione di accoglienza e solidarietà che contraddistingue la nostra Regione. Dall'altra, autorevoli esponenti politici e dell'associazionismo si sono spesi per sottolineare tutte le lacune e l'illogicità di questa proposta di legge, contraria alle principali convenzioni europee e penalizzante anche per gli stessi cittadini italiani che dovessero spostare all'interno del nostro territorio.

"Ma al Carroccio questo non basta, si deve continuare comunque. Vedremo come andrà a finire questo ennesimo ricatto politico interno alla maggioranza. Noi del PD - conclude Menis - sicuramente continueremo nella nostra ferma opposizione alla legge 39 in tutte le sedi possibili: sul rispetto della dignità e dell'uguaglianza delle persone, sui i diritti civili e il fermo rifiuto di ogni discriminazione non accettiamo compromessi".