PdL: Valenti, inclusione lavorativa disabili non fa reddito
(ACON) Trieste, 06 lug - COM/DT - "Chiarire e stabilire fuor di
ogni dubbio la natura assistenziale delle provvidenze correlate
alle forme di inclusione sociale disciplinate dalla legge a
favore di persone con handicap in modo da escludere la loro
assimilabilità a redditi da lavoro dipendente e quindi sottrarli
all'applicazione delle norme di carattere fiscale".
Sarà, dunque, il consigliere regionale del PdL - nonché
presidente della Commissione Bilancio - Gaetano Valenti a
presentare in Aula (che da domani sarà impegnata con le
variazioni di bilancio) un emendamento alla legge che disciplina
i percorsi di socializzazione e integrazione sociale nei luoghi
di lavoro. Una modifica, aggiunge, che nasce dopo aver sentito le
associazioni impegnate nel sostegno a persone con handicap.
"In base alla normativa - rileva Valenti - la Regione sostiene
l'utilizzo di progetti inerenti i percorsi di socializzazione,
osservazione e orientamento propedeutici all'integrazione
lavorativa e all'inserimento socio-assistenziale in ambienti in
cui si svolgono attività lavorative.
Alle persone portatrici di handicap inserite nei percorsi di
socializzazione spetta un incentivo di 2 euro per ora di
presenza; a quelle inserite nei progetti socio-assistenziali
spetta, invece, un'incentivazione pari a 200 euro. E' prevista
poi la copertura delle spese del trasporto per raggiungere il
luogo di lavoro e gli eventuali costi di mensa e pernottamento.
In questo modo si chiarisce - conclude Valenti - che le attività
svolte nell'ambito dei progetti di socializzazione e integrazione
sociale non costituiscono un rapporto di lavoro, e che le
incentivazioni non rappresentano un compenso, ma hanno finalità
puramente assistenziale e motivazionale che hanno come obiettivo
ultimo l'inclusione sociale".