CR: variazioni di bilancio, dibattito generale (4)
(ACON) Trieste, 08 lug - DT - Le scelte della Giunta in questo
assestamento di bilancio sono condivisibili, è il commento di
Edoardo Sasco, dell'UDC. C'è una strategia per uscire dalla
crisi, ma occorrono anche semplificazione e razionalizzazione
della spesa e in questo senso gli emendamenti sul
commissariamento delle Comunità montane e quelli relativi al
Servizio sanitario regionale sono un buon inizio, ma sulla spesa
sociale non si può abbassare la guardia. Riguardo al progetto di
legge sulla residenza della LN e agli emendamenti inseriti in
queste variazioni, condividiamo che sul welfare bisogna fare
qualcosa, però serve una risposta che questa maggioranza deve
costruire assieme.
Siete effimeri, la critica di Gianfranco Moretton per il PD. Un
anno fa, prima delle variazioni di bilancio, gli effetti della
crisi si sentivano eccome, già allora la Giunta si poteva mettere
in moto per sostenere imprese e famiglie. E invece no, avete
preferito abbattere il debito di 116 milioni di euro, denaro che
avrebbe potuto essere utilizzato per andare incontro ai
cittadini, o alle piccole e medie imprese. C'è un'assenza totale
sulla politica delle entrate, sul comparto economico e delle
infrastrutture solo promesse, siamo regrediti come Regione sulla
protezione sociale.
Per Daniele Galasso, capogruppo del PdL, la manovra persegue
l'interesse generale facendo della politica lo strumento di
sostegno ai cittadini. Siamo intervenuti in modo forte su alcuni
punti, come la riorganizzazione del Servizio sanitario partendo,
per la prima volta, dai vertici. Poi ci sono le Comunità montane,
il cui commissariamento è tecnico. C'è la proposta di adeguamento
dell'IRAP alle banche che è legata alla politica delle entrate e
al recupero dell'evasione, e saremo rigorosi con il Governo sulla
partita della compartecipazione dei redditi da pensione. Siamo
stati attenti con l'indebitamento, abbiamo investito sulla
sicurezza, le Autonomie locali godranno di grosse disponibilità
di risorse e in forma libera, mentre sul Fondo delle emergenza
sociali ci sono risorse pronte e disponibili per i lavoratori in
difficoltà.
(segue)