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PD: Lupieri, sanità, no a una riforma fatta con emendamenti

08.07.2009
17:28
(ACON) Trieste, 08 lug - COM/DT - "Un emendamento inaccettabile nel metodo, non ammissibile in una manovra di assestamento di bilancio visto che riguarda misure organizzative e non finanziarie, e che presenta seri difetti di costituzionalità sulle competenze della figura del direttore centrale".

L'emendamento cui fa riferimento nella sua nota il consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Lupieri è quello che intende - a suo parere - riformare il servizio sanitario regionale, ma - annota Lupieri - non è con una modifica caduta dall'alto che si fa la riforma sanitaria, bensì con percorsi di partecipazione e di forte convergenza, come era stato annunciato dal Libro verde che viene invece ora completamente disatteso.

Un emendamento, prosegue, che offende la Conferenza di programmazione sociosanitaria di Codroipo e l'Assemblea dei sindaci, inascoltate, salvo poi prevedere addirittura la modifica delle loro competenze. Con questo colpo di mano si vogliono esternalizzare strutture proprie della Regione creando un'agenzia esterna al governo dell'intero mondo sanitario del Friuli Venezia Giulia. La funzione propria della Direzione centrale alla sanità viene anch'essa snaturata, in questo modo si incide profondamente sull'assetto istituzionale del nostro Servizio sanitario.

In Aula il presidente Renzo Tondo e l'assessore alla Salute Kosic dovranno spiegare che rapporti ci saranno tra la nuova Agenzia e la Direzione alla sanità, e perché il Centro servizi condivisi e l'attuale Agenzia regionale della sanità (che erano organismi tecnici di supporto) vengano estraniati dalle funzioni organiche della sanità regionale.

Qualcuno, aggiunge Lupieri, dovrà spiegarci come mai la programmazione e la pianificazione delle politiche sociali saranno separate dalla sanità della quale si occuperà la nuova Agenzia. Inoltre, in questa presunta riforma sanitaria vi è una forte confusione di ruoli tra programmazione e gestione, assommandosi tutte queste funzioni in un unico soggetto, la nuova Agenzia, contro ogni principio di trasparenza.

Si tratta inoltre di un emendamento che intende abrogare tante realtà sociosanitarie esistenti e una Direzione centrale senza vincoli di procedure concorsuali, vero corpo autonomo a sé stante sulle decisioni di eventuali assunzioni.

L'emendamento della Giunta, conclude Lupieri, ha la presunzione di riformare il Servizio sanitario e invece denuncia chiaramente la mancanza di un confronto partecipato e di una seria discussione nel merito.