PD: Lupieri, sanità, no a una riforma fatta con emendamenti
(ACON) Trieste, 08 lug - COM/DT - "Un emendamento inaccettabile
nel metodo, non ammissibile in una manovra di assestamento di
bilancio visto che riguarda misure organizzative e non
finanziarie, e che presenta seri difetti di costituzionalità
sulle competenze della figura del direttore centrale".
L'emendamento cui fa riferimento nella sua nota il consigliere
regionale del Partito Democratico Sergio Lupieri è quello che
intende - a suo parere - riformare il servizio sanitario
regionale, ma - annota Lupieri - non è con una modifica caduta
dall'alto che si fa la riforma sanitaria, bensì con percorsi di
partecipazione e di forte convergenza, come era stato annunciato
dal Libro verde che viene invece ora completamente disatteso.
Un emendamento, prosegue, che offende la Conferenza di
programmazione sociosanitaria di Codroipo e l'Assemblea dei
sindaci, inascoltate, salvo poi prevedere addirittura la modifica
delle loro competenze. Con questo colpo di mano si vogliono
esternalizzare strutture proprie della Regione creando un'agenzia
esterna al governo dell'intero mondo sanitario del Friuli Venezia
Giulia. La funzione propria della Direzione centrale alla sanità
viene anch'essa snaturata, in questo modo si incide profondamente
sull'assetto istituzionale del nostro Servizio sanitario.
In Aula il presidente Renzo Tondo e l'assessore alla Salute Kosic
dovranno spiegare che rapporti ci saranno tra la nuova Agenzia e
la Direzione alla sanità, e perché il Centro servizi condivisi e
l'attuale Agenzia regionale della sanità (che erano organismi
tecnici di supporto) vengano estraniati dalle funzioni organiche
della sanità regionale.
Qualcuno, aggiunge Lupieri, dovrà spiegarci come mai la
programmazione e la pianificazione delle politiche sociali
saranno separate dalla sanità della quale si occuperà la nuova
Agenzia. Inoltre, in questa presunta riforma sanitaria vi è una
forte confusione di ruoli tra programmazione e gestione,
assommandosi tutte queste funzioni in un unico soggetto, la nuova
Agenzia, contro ogni principio di trasparenza.
Si tratta inoltre di un emendamento che intende abrogare tante
realtà sociosanitarie esistenti e una Direzione centrale senza
vincoli di procedure concorsuali, vero corpo autonomo a sé stante
sulle decisioni di eventuali assunzioni.
L'emendamento della Giunta, conclude Lupieri, ha la presunzione
di riformare il Servizio sanitario e invece denuncia chiaramente
la mancanza di un confronto partecipato e di una seria
discussione nel merito.