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Capigruppo: incontro con amministratori su Comunità montane

09.07.2009
15:27
(ACON) Trieste, 09 lug - ET - Il commissariamento tecnico delle Comunità montane e la riforma dei livelli organizzativi della Sanità sono due passaggi imprescindibili nel disegno di governo che stiamo portando avanti e che ha come scopo la costruzione delle condizioni per migliorare l'assetto della Regione. Il voto dell'Aula su questi due punti ci dirà se c'è la volontà o meno di riformare il sistema. La continuazione dell'attuale esperienza di governo dipenderà da questo. Su questi due punti io non torno indietro.

Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha così ribadito la posizione sulla questione del commissariamento dei 4 Enti intermedi della montagna durante l'incontro dei capigruppo in Consiglio regionale con l'UNCEM, gli amministratori delle Comunità montane e una folta delegazione di sindaci delle zone interessate.

La questione delle Comunità è un tema trasversale, portato avanti da tutte le maggioranze che hanno governato la Regione e lo Stato - ha rimarcato il presidente. È del tutto evidente che le difficoltà della montagna, specie le problematiche dello spopolamento, non dipendono dalla presenza o meno di questi Enti intermedi, bensì dalle condizioni socioeconomiche generali. Detto ciò, è ora il momento di tenere ben d'occhio il problema delle risorse e condividere le scelte per il futuro.

Tondo si è detto disponibile a istituire un tavolo di concertazione insieme alle amministrazioni locali delle aree montane per stabilire il percorso di riforma.

All'inizio dell'incontro, coordinato da Annamaria Menosso, vicepresidente del Consiglio regionale, alla presenza anche dell'assessore alle Autonomie locali Federica Seganti, le richieste delle delegazioni sono state tutte improntate sulle garanzie per il mantenimento dell'attuale livello di autonomia. L'UNCEM ha chiesto di nominare commissari gli attuali amministratori delle Comunità montane per dare continuità amministrativa agli Enti fino al varo della riforma, oltre che di preservare l'autonomia e l'identità del territorio montano. La Comunità montana del Friuli occidentale ha stigmatizzato la decisione di commissariare Enti che non sono stati inadempienti a favore di un riordino al quale nessuno si oppone. I sindaci hanno chiesto di avere anche per il futuro uno strumento attraverso il quale l'area montana potrà continuare a essere protagonista delle proprie politiche di sviluppo. Chieste anche garanzie sul mantenimento delle titolarità delle proprietà delle Comunità montane.

Per il capogruppo del PD Gianfranco Moretton, il presidente Tondo si è espresso in modo assolutistico, manifestando la volontà di una Regione centralizzante, senza fornire un disegno per il futuro delle aree montane, né cogliere le grandi aperture degli amministratori locali. Franco Baritussio, vicecapogruppo PdL, ha invece evidenziato la disponibilità di Tondo a istituire immediatamente un tavolo di concertazione con i vari livelli di governo locale,.

All'incontro hanno preso parte anche Piero Colussi (IdV-Citt), Roberto Asquini (GM), Edoardo Sasco (UDC), Enio Agnola (IdV-Citt), Stefano Pustetto (SA-SD), Luigi Cacitti (PdL) e Enore Picco (LN).

(foto - immagini tv)