Capigruppo: incontro con amministratori su Comunità montane
(ACON) Trieste, 09 lug - ET - Il commissariamento tecnico delle
Comunità montane e la riforma dei livelli organizzativi della
Sanità sono due passaggi imprescindibili nel disegno di governo
che stiamo portando avanti e che ha come scopo la costruzione
delle condizioni per migliorare l'assetto della Regione. Il voto
dell'Aula su questi due punti ci dirà se c'è la volontà o meno di
riformare il sistema. La continuazione dell'attuale esperienza di
governo dipenderà da questo. Su questi due punti io non torno
indietro.
Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha così ribadito la
posizione sulla questione del commissariamento dei 4 Enti
intermedi della montagna durante l'incontro dei capigruppo in
Consiglio regionale con l'UNCEM, gli amministratori delle
Comunità montane e una folta delegazione di sindaci delle zone
interessate.
La questione delle Comunità è un tema trasversale, portato avanti
da tutte le maggioranze che hanno governato la Regione e lo Stato
- ha rimarcato il presidente. È del tutto evidente che le
difficoltà della montagna, specie le problematiche dello
spopolamento, non dipendono dalla presenza o meno di questi Enti
intermedi, bensì dalle condizioni socioeconomiche generali. Detto
ciò, è ora il momento di tenere ben d'occhio il problema delle
risorse e condividere le scelte per il futuro.
Tondo si è detto disponibile a istituire un tavolo di
concertazione insieme alle amministrazioni locali delle aree
montane per stabilire il percorso di riforma.
All'inizio dell'incontro, coordinato da Annamaria Menosso,
vicepresidente del Consiglio regionale, alla presenza anche
dell'assessore alle Autonomie locali Federica Seganti, le
richieste delle delegazioni sono state tutte improntate sulle
garanzie per il mantenimento dell'attuale livello di autonomia.
L'UNCEM ha chiesto di nominare commissari gli attuali
amministratori delle Comunità montane per dare continuità
amministrativa agli Enti fino al varo della riforma, oltre che di
preservare l'autonomia e l'identità del territorio montano. La
Comunità montana del Friuli occidentale ha stigmatizzato la
decisione di commissariare Enti che non sono stati inadempienti a
favore di un riordino al quale nessuno si oppone. I sindaci hanno
chiesto di avere anche per il futuro uno strumento attraverso il
quale l'area montana potrà continuare a essere protagonista delle
proprie politiche di sviluppo. Chieste anche garanzie sul
mantenimento delle titolarità delle proprietà delle Comunità
montane.
Per il capogruppo del PD Gianfranco Moretton, il presidente Tondo
si è espresso in modo assolutistico, manifestando la volontà di
una Regione centralizzante, senza fornire un disegno per il
futuro delle aree montane, né cogliere le grandi aperture degli
amministratori locali. Franco Baritussio, vicecapogruppo PdL, ha
invece evidenziato la disponibilità di Tondo a istituire
immediatamente un tavolo di concertazione con i vari livelli di
governo locale,.
All'incontro hanno preso parte anche Piero Colussi (IdV-Citt),
Roberto Asquini (GM), Edoardo Sasco (UDC), Enio Agnola
(IdV-Citt), Stefano Pustetto (SA-SD), Luigi Cacitti (PdL) e Enore
Picco (LN).
(foto - immagini tv)