SA-PRC: Kocijancic, sul bilancio Giunta autocratica
(ACON) Trieste, 10 lug - COM/DT - Una norma di assestamento con
pochissimi riflessi finanziari (e tutti di scarso impatto) che è
servita in realtà per introdurre il commissariamento delle
Comunità montane, la riforma sanitaria all'insegna
dell'autocrazia e ulteriori limiti per l'accesso degli immigrati
al welfare. Il commento sulle variazioni di bilancio approvate
ieri è di Igor Kocijancic, consigliere regionale di SA-PRC.
Contenuti pesanti per una manovra, sottolinea, puntualmente
sottratti a tre livelli di discussione: quella istituzionale,
quella che investe i soggetti sociali direttamente interessati, e
quella più larga, di dimensione pubblica.
Relegare cioé - precisa - argomenti di tale portata a livello di
emendamenti alla manovrina regionale di assestamento del bilancio
significa praticare la più bieca autocrazia, anche nei confronti
della propria maggioranza e di quei cittadini che avevano votato
un programma elettorale che a questo punto è carta straccia.
Così, chi per cinque anni inveiva e lanciava strali, anche
motivatamente, nei confronti di un direttore generale detentore
di eccessivo potere, oggi accetta, senza poter discutere e senza
batter ciglio, che il presidente della Giunta Renzo Tondo metta a
capo della sanità la figura di un nuovo direttore centrale con le
caratteristiche di un organo monocratico plenipotenziario, che
oltre a rispondere del proprio operato unicamente al presidente
della Regione detiene anche prerogative proprie della Giunta e
dell'assessore competente, che a questo punto diventa un vecchio
arnese che non serve più a nulla e a nessuno.
Una riflessione analoga, prosegue Kocijancic, va fatta sulle
modalità con le quali è stato approvato il commissariamento delle
Comunità montane, contraddicendo testi votati in Consiglio
regionale e il programma elettorale. Per non parlare, infine,
della mediazione tra Lega Nord e UDC in base alla quale (ma
questa norma sarà probabilmente impugnata dal governo) gli
immigrati regolarmente presenti nella nostra regione avranno
l'obbligo di pagare le tasse da subito ma potranno accedere ai
servizi di tutela sociale appena dopo 8 anni di permanenza in
Friuli Venezia Giulia, è la conclusione di Kocijancic.