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SA-PRC: Kocijancic, sul bilancio Giunta autocratica

10.07.2009
16:10
(ACON) Trieste, 10 lug - COM/DT - Una norma di assestamento con pochissimi riflessi finanziari (e tutti di scarso impatto) che è servita in realtà per introdurre il commissariamento delle Comunità montane, la riforma sanitaria all'insegna dell'autocrazia e ulteriori limiti per l'accesso degli immigrati al welfare. Il commento sulle variazioni di bilancio approvate ieri è di Igor Kocijancic, consigliere regionale di SA-PRC.

Contenuti pesanti per una manovra, sottolinea, puntualmente sottratti a tre livelli di discussione: quella istituzionale, quella che investe i soggetti sociali direttamente interessati, e quella più larga, di dimensione pubblica.

Relegare cioé - precisa - argomenti di tale portata a livello di emendamenti alla manovrina regionale di assestamento del bilancio significa praticare la più bieca autocrazia, anche nei confronti della propria maggioranza e di quei cittadini che avevano votato un programma elettorale che a questo punto è carta straccia.

Così, chi per cinque anni inveiva e lanciava strali, anche motivatamente, nei confronti di un direttore generale detentore di eccessivo potere, oggi accetta, senza poter discutere e senza batter ciglio, che il presidente della Giunta Renzo Tondo metta a capo della sanità la figura di un nuovo direttore centrale con le caratteristiche di un organo monocratico plenipotenziario, che oltre a rispondere del proprio operato unicamente al presidente della Regione detiene anche prerogative proprie della Giunta e dell'assessore competente, che a questo punto diventa un vecchio arnese che non serve più a nulla e a nessuno.

Una riflessione analoga, prosegue Kocijancic, va fatta sulle modalità con le quali è stato approvato il commissariamento delle Comunità montane, contraddicendo testi votati in Consiglio regionale e il programma elettorale. Per non parlare, infine, della mediazione tra Lega Nord e UDC in base alla quale (ma questa norma sarà probabilmente impugnata dal governo) gli immigrati regolarmente presenti nella nostra regione avranno l'obbligo di pagare le tasse da subito ma potranno accedere ai servizi di tutela sociale appena dopo 8 anni di permanenza in Friuli Venezia Giulia, è la conclusione di Kocijancic.