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PD: Menis, riesaminare documentazione per nuovo depuratore CIPAF

13.07.2009
16:26
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/MPB - Si riaccendono i riflettori sul caso del nuovo depuratore CIPAF, nei prossimi giorni all'attenzione della Commissione Consiliare Speciale "Vigilanza e Controllo" della Provincia di Udine che dovrà accertare la regolarità della procedura che lo scorso anno ha portato a iniziare i lavori per la realizzazione dei nuovi impianti per un costo complessivo che supera i 3 milioni di euro, e il consigliere regionale del PD Paolo Menis porta la questione anche all'attenzione del Consiglio regionale con un'interrogazione attraverso la quale sollecita a fare maggiore chiarezza sulle reali motivazioni che hanno indotto il consiglio d'amministrazione del consorzio a scartare la scelta, che appariva più ragionevole, di intervenire sull'impianto esistente.

Da quanto ci risulta, infatti - afferma Menis in una nota - esistono studi e pareri da parte di tecnici qualificati, peraltro richiesti dallo stesso C.I.P.A.F. a seguito dell'interessamento della Provincia che nel 2004 aveva richiesto i lavori di adeguamento, che confermerebbero che sarebbe stato sufficiente un investimento minimo (circa 30mila euro) per mettere a norma il depuratore esistente e assicurare il suo corretto funzionamento. Diversamente, il nuovo impianto potrebbe, sulla base dei documenti acquisiti, presentare diversi problemi di gestione e di funzionamento oltre a costare cento volte di più.

Vogliamo andare fino in fondo perché ritengo sia fondamentale fare luce su questa vicenda - ribadisce il consigliere, sottolineando che in ballo ci sono la tutela della sicurezza dei cittadini dal punto di vista ambientale e l'utilizzo di un sacco di soldi pubblici.

Con l'interrogazione - spiega infine Menis - sollecito l'intervento diretto dell'assessore regionale competente, per ottenere un riesame completo di tutta la documentazione ed, eventualmente, un approfondimento delle analisi biologiche.