PD: Menis, riesaminare documentazione per nuovo depuratore CIPAF
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/MPB - Si riaccendono i riflettori
sul caso del nuovo depuratore CIPAF, nei prossimi giorni
all'attenzione della Commissione Consiliare Speciale "Vigilanza e
Controllo" della Provincia di Udine che dovrà accertare la
regolarità della procedura che lo scorso anno ha portato a
iniziare i lavori per la realizzazione dei nuovi impianti per un
costo complessivo che supera i 3 milioni di euro, e il
consigliere regionale del PD Paolo Menis porta la questione anche
all'attenzione del Consiglio regionale con un'interrogazione
attraverso la quale sollecita a fare maggiore chiarezza sulle
reali motivazioni che hanno indotto il consiglio
d'amministrazione del consorzio a scartare la scelta, che
appariva più ragionevole, di intervenire sull'impianto esistente.
Da quanto ci risulta, infatti - afferma Menis in una nota -
esistono studi e pareri da parte di tecnici qualificati, peraltro
richiesti dallo stesso C.I.P.A.F. a seguito dell'interessamento
della Provincia che nel 2004 aveva richiesto i lavori di
adeguamento, che confermerebbero che sarebbe stato sufficiente un
investimento minimo (circa 30mila euro) per mettere a norma il
depuratore esistente e assicurare il suo corretto funzionamento.
Diversamente, il nuovo impianto potrebbe, sulla base dei
documenti acquisiti, presentare diversi problemi di gestione e di
funzionamento oltre a costare cento volte di più.
Vogliamo andare fino in fondo perché ritengo sia fondamentale
fare luce su questa vicenda - ribadisce il consigliere,
sottolineando che in ballo ci sono la tutela della sicurezza dei
cittadini dal punto di vista ambientale e l'utilizzo di un sacco
di soldi pubblici.
Con l'interrogazione - spiega infine Menis - sollecito
l'intervento diretto dell'assessore regionale competente, per
ottenere un riesame completo di tutta la documentazione ed,
eventualmente, un approfondimento delle analisi biologiche.