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PD: Brussa, serve finanziamento all'Ospizio marino di Grado

14.07.2009
17:55
(ACON) Trieste, 14 lug - COM/DT - Sapere quali sono le iniziative che intende assumere la Regione nei confronti della Fondazione ospizio marino di Grado, che versa in notevoli difficoltà economiche e che giorno dopo giorno è costretta a ridurre o annullare alcuni suoi servizi. È quanto chiede in un'interpellanza alla Giunta il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa.

Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1873, l'Istituto Barellai di Grado (meglio noto come Ospizio marino) ha cercato di offrire una serie di servizi, in particolare a poliomielitici e disabili. Tra le attività rientra, a pieno titolo, l'uso della spiaggia sita di fronte alla sede di via Amalfi per l'esercizio dell'elioterapia che, considerate le peculiarità della sabbia e dell'acqua di Grado così ricche di iodio, ha benefici medici rilevanti sia sul metabolismo che sull'apparato osseo, in particolare per i disabili.

In particolare - prosegue Brussa - è dal 1958 che l'Ospizio marino utilizza, grazie a una concessione demaniale, parte del litorale "Costa Azzurra" di Grado. Ma quest'anno tutto ciò si è interrotto perché chi gestiva il servizio di assistenza bagnanti per conto dell'Ospizio marino non si è dichiarato disponibile, essendo ancora creditore per il lavoro svolto lo scorso anno.

Il costo del servizio (che copre il periodo dal 15 giugno al 15 settembre) è inferiore ai 30 mila euro, cifra sicuramente non elevata ma che, alla luce delle notevoli difficoltà economiche, non è quest'anno disponibile.

È del tutto evidente - afferma ancora il consigliere d'opposizione - che molti ospiti della struttura gradese si trovino quest'anno nell'impossibilità di utilizzare un servizio utile per le loro patologie. In buona sostanza una cattiva gestione dell'Ospizio marino sta rendendo questa struttura sempre meno attraente, con il pericolo che, prima o dopo, anche altri creditori chiedano di essere pagati. E ciò porterebbe alla paralisi dell'attività.

Da ciò l'intervento nei confronti dell'Esecutivo per sapere, anche, se si intenda intervenire in via straordinaria con apposito finanziamento che possa servire a ripristinare il servizio spiaggia per gli ospiti della struttura gradese.