III Comm: audizioni su proposta di legge contro vivisezione
(ACON) Trieste, 15 lug - MPB - Audizioni per la III Commissione
consiliare, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), in merito
alla proposta di legge concernente norme contro la vivisezione,
testo di iniziativa dello stesso Venier Romano, con il quale si
vuole tutelare gli animali dall'utilizzo a fini sperimentali o
scientifici e didattici, promuovendo la diffusione di metodologie
sperimentali innovative senza ricorso all'uso di animali vivi.
Il testo (modificato, come ricordato dal proponente, alla luce
dei rilievi della Corte costituzionale rispetto a un analogo
provvedimento presentato dalla Regione Emilia Romagna) è stato
giudicato favorevolmente dagli intervenuti, in rappresentanza
degli Atenei (Trieste, Udine e Scuola internazionale superiore
di studi avanzati-SISSA), degli ordini provinciali dei
veterinari, dei servizi di sanità animale e della Lega
antivisezione (LAV), che pure hanno fornito alcune indicazioni.
E' stato richiamato il principio delle 3R, che stabilisce che la
sperimentazione animale debba essere quanto prima sostituita da
altre procedure, e quando ciò non fosse possibile che sia almeno
ridotto il numero di animali utilizzati, migliorando le procedure
sperimentali in modo da ridurre il più possibile disagio e
sofferenza degli animali.
Un obiettivo per Atenei, servizi di sanità animale, veterinari,
con una sottolineatura sull'importanza di perseguire il benessere
dell'animale. E se è valida una iniziativa della Regione che
promuova studi volti a ridurre la sperimentazione, si è
evidenziato che pure fattori economici spingono a ridurre
l'utilizzo degli animali, per i costi sempre più elevati che tale
sperimentazione ha al giorno d'oggi. Al proposito, segnalato il
tentativo degli Atenei di creare un consorzio degli stabulari ove
vengono allevati gli animali impiegati nelle sperimentazioni, e
ciò per ridurre numericamente al minimo gli impieghi e favorire
protocollo di riduzione del dolore. E se alla SISSA si opera solo
con procedure in vitro, la progressiva riduzione dell'impiego di
animali vivi fa segnalare la carenza, qui da noi, di abilità
professionali per questo tipo di sperimentazione, mentre è
possibile farla in Asia.
Altre sottolineature hanno riguardato l'importanza dei controlli,
perché chi fa sperimentazione la deve fare bene, il
coinvolgimento dei veterinari nel Comitato etico, ove accanto a
personalità accademiche sia prevista anche la presenza di esperti
delle associazioni animaliste.
E proprio dalla LAV è venuto l'invito forte alla Regione a essere
punto di compenetrazione delle esigenze scientifiche e di quelle
di tutela degli animali. Nostro obiettivo è incentivare le
metodologie alternative su cui è indirizzata la normativa europea
- hanno detto invitando a definire la quota di fondi a ciò
destinata e richiamando l'attenzione anche sull'uso dell'animale
vivo nella didattica (proponendo l'uso di manichini), sulla
possibilità di esercitare l'obiezione di coscienza, sui controlli
e la vigilanza, poiché il reato di maltrattamento può verificarsi
anche all'interno di uno stabulario.
Ma da parte del mondo scientifico e della ricerca è venuta anche
la sottolineatura sul fatto che al momento sono in uso dei
modelli, mancando l'uso dei quali si ferma la ricerca, perché non
si può cambiare rotta in un attimo, anche se occorre studiare
tutti i mezzi alternativi.
Precisazioni e chiarimenti,infine, sono stati chiesti dai
consiglieri Codega e Lupieri del PD.