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III Comm: audizioni su proposta di legge contro vivisezione

15.07.2009
18:25
(ACON) Trieste, 15 lug - MPB - Audizioni per la III Commissione consiliare, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), in merito alla proposta di legge concernente norme contro la vivisezione, testo di iniziativa dello stesso Venier Romano, con il quale si vuole tutelare gli animali dall'utilizzo a fini sperimentali o scientifici e didattici, promuovendo la diffusione di metodologie sperimentali innovative senza ricorso all'uso di animali vivi.

Il testo (modificato, come ricordato dal proponente, alla luce dei rilievi della Corte costituzionale rispetto a un analogo provvedimento presentato dalla Regione Emilia Romagna) è stato giudicato favorevolmente dagli intervenuti, in rappresentanza degli Atenei (Trieste, Udine e Scuola internazionale superiore di studi avanzati-SISSA), degli ordini provinciali dei veterinari, dei servizi di sanità animale e della Lega antivisezione (LAV), che pure hanno fornito alcune indicazioni.

E' stato richiamato il principio delle 3R, che stabilisce che la sperimentazione animale debba essere quanto prima sostituita da altre procedure, e quando ciò non fosse possibile che sia almeno ridotto il numero di animali utilizzati, migliorando le procedure sperimentali in modo da ridurre il più possibile disagio e sofferenza degli animali.

Un obiettivo per Atenei, servizi di sanità animale, veterinari, con una sottolineatura sull'importanza di perseguire il benessere dell'animale. E se è valida una iniziativa della Regione che promuova studi volti a ridurre la sperimentazione, si è evidenziato che pure fattori economici spingono a ridurre l'utilizzo degli animali, per i costi sempre più elevati che tale sperimentazione ha al giorno d'oggi. Al proposito, segnalato il tentativo degli Atenei di creare un consorzio degli stabulari ove vengono allevati gli animali impiegati nelle sperimentazioni, e ciò per ridurre numericamente al minimo gli impieghi e favorire protocollo di riduzione del dolore. E se alla SISSA si opera solo con procedure in vitro, la progressiva riduzione dell'impiego di animali vivi fa segnalare la carenza, qui da noi, di abilità professionali per questo tipo di sperimentazione, mentre è possibile farla in Asia.

Altre sottolineature hanno riguardato l'importanza dei controlli, perché chi fa sperimentazione la deve fare bene, il coinvolgimento dei veterinari nel Comitato etico, ove accanto a personalità accademiche sia prevista anche la presenza di esperti delle associazioni animaliste.

E proprio dalla LAV è venuto l'invito forte alla Regione a essere punto di compenetrazione delle esigenze scientifiche e di quelle di tutela degli animali. Nostro obiettivo è incentivare le metodologie alternative su cui è indirizzata la normativa europea - hanno detto invitando a definire la quota di fondi a ciò destinata e richiamando l'attenzione anche sull'uso dell'animale vivo nella didattica (proponendo l'uso di manichini), sulla possibilità di esercitare l'obiezione di coscienza, sui controlli e la vigilanza, poiché il reato di maltrattamento può verificarsi anche all'interno di uno stabulario.

Ma da parte del mondo scientifico e della ricerca è venuta anche la sottolineatura sul fatto che al momento sono in uso dei modelli, mancando l'uso dei quali si ferma la ricerca, perché non si può cambiare rotta in un attimo, anche se occorre studiare tutti i mezzi alternativi.

Precisazioni e chiarimenti,infine, sono stati chiesti dai consiglieri Codega e Lupieri del PD.