SA-PRC: Kocijancic, sul rigassificatore tripudio immotivato
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/DT - "Apprendere dalla stampa che
c'è un tripudio trasversale, del tutto ingiustificato, per il via
libera al progetto del rigassificatore a Trieste non depone a
favore della classe politica e istituzionale locale". Lo afferma,
in una nota, Igor Kocijancic, consigliere regionale di SA-PRC.
I motivi, per l'esponente di opposizione, sono due: in primo
luogo, annota, tutti sembrano dimenticarsi che il progetto di Gas
Natural presenta numerose lacune tecniche e progettuali
puntualmente evidenziate nel corso di audizioni (dal Consiglio
regionale a quello municipale di Trieste) e presentazioni
pubbliche alle quali i rappresentanti della società non hanno
mai, ci risulta, posto rimedio. E queste, sottolinea ancora
Kocijancic, sono le lacune puntualmente evidenziate anche dai
Consigli comunali di San Dorligo e Muggia nelle proprie
deliberazioni di parere contrario al progetto.
In secondo luogo, aggiunge, anche i commenti più entusiastici
insistono su aspetti del tutto marginali, leggi il paventato
ritorno a un regime di agevolazione, o la riduzione del prezzo
alla pompa dei carburanti per i residenti in regioni interessate
dall'estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi nonché
dall'attività di rigassificazione anche attraverso impianti fissi
e off shore o, ancora, l'abbattimento di accise derivanti dal
coinvolgimento in un'operazione energetica di interesse
nazionale. Da ultimo, le condizioni che il Comune intende imporre
a Gas Natural e le possibili sinergie di business per Acegas e
Lucchini (con il suo progetto di nuova centrale elettrica).
Su tutta la ridda di cifre sciorinate negli ultimi giorni vi sono
molte variabili dipendenti e un'unica costante, secondo il
consigliere: e cioè gli 80 posti di lavoro (destinati
prevalentemente a personale tecnico specializzato già formato) a
regime. Questo è l'unico dato dichiarato dai vertici di Gas
Natural e immutato nel tempo.
Significa che chi, da ruoli di responsabilità politica, sindacale
o istituzionale, continua ad asserire che il rigassificatore è
fondamentale per la chiusura della Ferriera e la riconversione
della siderurgia verso altri settori, o è in malafede (e sta
mentendo spudoratamente illudendo centinaia di metalmeccanici e
migliaia di cittadini), o non ha studiato e approfondito a dovere
le carte, oppure ha cattiva memoria e non ha ascoltato con
attenzione quanto dichiarato in varie sedi pubbliche dai
dirigenti di Gas Natural.
I toni di tripudio sono quindi del tutto ingiustificati e
immotivati: possono appartenere soltanto, conclude Kocijancic, a
una classe dirigente (locale e nazionale) priva di idee, sempre
disposta a plaudire acriticamente qualsiasi proposta calata sul
territorio per gli interessi dei poteri forti e, soprattutto,
disabituata da un pezzo a porsi qualsiasi domanda.