PD: Gabrovec, vigilare sul rigassificatore a Trieste
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/DT - "Rimanere coi piedi per terra
e vigilare perché non ci si fermi agli annunci e alle promesse
nel momento in cui vengono soddisfatti gli appetiti di chi
intende investire". E', in sintesi, la posizione del consigliere
regionale del Partito Democratico Igor Gabrovec dopo il sì al
progetto del rigassificatore a Trieste.
"Dare una risposta al fabbisogno energetico rappresenta oggi un
obiettivo primario, commenta. Questa motivazione muove anche i
sostenitori del rigassificatore di Zaule, secondo i quali una
tale infrastruttura dovrebbe pure garantire la possibilità di
chiudere la Ferriera di Servola facendo convergere i lavoratori
verso questo nuovo polo industriale. Entrambi i fini sono
sicuramente degni di lode, ma bisogna fare attenzione.
I cittadini, e ancor più gli amministratori locali, devono
guardare alla questione considerando anche i vari aspetti
negativi di un'opera che avrebbe sicuramente una ripercussione
diretta sul porto e su tutto il traffico del golfo di Trieste.
Andrebbe poi verificata la compatibilità di un tale lavoro con le
più volte proclamate ambizioni di sviluppo e valorizzazione
turistica della città e della sua periferia. E poi: quali e in
che modo saranno effettuati i collegamenti rigassificatore-rete
distributiva? Saranno richiesti per l'ennesima volta scavi
ciclopici ed espropri in un paesaggio fragile e già pieno di
profonde ferite?
E non va sottovalutato l'aspetto della sicurezza, fa presente
l'esponente della Slovenska skupnost in Consiglio regionale. La
recente tragedia ferroviaria di Viareggio ha reso palese, una
volta di più, quali inaspettate e tragiche conseguenze possano
derivare dal non rispetto delle norme di sicurezza e dalla scarsa
prudenza.
Questi e molti altri interrogativi sono stati evidenziati dai
sindaci di Dolina e Muggia assieme al supporto unanime dei
rispettivi consigli comunali, e quindi da tutte le forze
politiche che li compongono sia di maggioranza che di
opposizione. I principali attori del progetto per ora hanno del
tutto ignorato questi aspetti.
Questo - conclude Gabrovec - non è certamente un buon inizio per
un progetto che, nel bene e nel male, avrà importanti risvolti
sul paesaggio e sulla gente che vive affacciata al golfo di
Trieste. Ma nulla è ancora perduto perché molte saranno le
occasioni, per chi vorrà coglierle, per rimediare agli errori ed
eliminare le superficialità".