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IV Comm: audizione commissario straordinario Autorità bacino

21.07.2009
14:55
(ACON) Trieste, 21 lug - ET - Le prospettive dell'Autorità di bacino del Friuli Venezia Giulia, il cui compito principale è quello di predisporre le regole sull'uso del suolo e sulla gestione e tutela delle risorse idriche, sono state oggetto dell'audizione in IV Commissione - presidente Alessandro Colautti (PdL) - con il commissario straordinario Renato Villalta.

L'obiettivo è di creare vari Distretti idrografici a livello nazionale, tra i quali quello delle Alpi orientali, che comprenderà i bacini dell'Adige, dell'Alto Adriatico, del Lemene, del Fissaro Tartaro Canalbianco e quelli del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Nelle more della definizione di questo soggetto sovraordinato alle Autorità già esistenti sui territori e in vista della scadenza di importanti mandati interni, l'ente è stato commissariato per meglio gestire la fase di transizione.

Attualmente l'Autorità è impegnata nella preparazione e redazione di un quadro conoscitivo del sistema fisico di competenza, in sinergia con le diverse Direzioni regionali. È suo compito anche la segnalazione delle opere idrauliche e di consolidamento necessarie sul territorio, l'indicazione delle aree a rischio geologico e la redazione dei Piani di assetto idrogeologico (PAI). In questo contesto si colloca l'avvio dei piani stralcio per i torrenti Corno e Slizza - che incidono sulla pianificazione urbanistica dei Comuni interessati - e la tutela idraulica, ecologica e ambientale della laguna di Grado e Marano. Sulla laguna sono in corso monitoraggi e misurazioni che porteranno, entro la fine dell'anno, alla redazione di una cartina geomorfologia utile alla creazione di un modello che possa simulare la circolazione idrica e dei sedimenti all'interno del bacino. Questo è la base di partenza per lo sviluppo del piano di tutela della laguna di Marano e Grado. L'Autorità e anche coinvolta in programmi di educazione ambientale nelle scuole, specie quelle elementari.

Attualmente gli obiettivi, come illustrati da Villalta, sono il potenziamento dei rapporti con le direzioni regionali all'Ambiente e all'Agricoltura, il commissario per la Laguna e i Consorzi di bonifica. In vista della creazione del Distretto idrografico Alpi orientali, la proposta è di includere nelle competenze dell'Autorità di bacino tutto il territorio regionale, proprio per garantire all'istituenda struttura sovraregionale una forte e radicata presenza e conoscenza del Friuli Venezia Giulia, così da garantire al Distretto la capacità di sintetizzare e definire le azioni per i bacini interregionali.

Sull'utilità della proposta di allargare le competenze dell'Autorità di bacino all'intero territorio regionale ha convenuto Giorgio Brandolin (PD). La direzione regionale all'Ambiente ha invece segnalato che a causa delle incomprimibili tempistiche previste dalla legislazione nazionale, il Piano di tutela delle acque non potrà essere pubblicato prima del 2012.

(immagini tv)