Pens: Ferone, difendere al nostra agricoltura
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/AB - L'Italia è invasa di prodotti
agricoli e alimentari provenienti da Paesi esteri, anche
lontanissimi, che una volta posti in vendita nei supermercati e
negozi vari si confondono con i prodotti italiani, creando danno
non solo alla nostra produzione ma non garantendo ai cittadini la
provenienza certa dei prodotti posti in vendita.
Lo mette in evidenza il consigliere regionale del Partito
Pensionati Luigi Ferone che sottolinea come anche il settore
agricolo del Friuli Venezia Giulia sia pesantemente in crisi, per
gli alti costi di produzione e per la concorrenza, non sempre
leale, proprio di prodotti stranieri che hanno invaso il mercato.
La Regione - così ancora Ferone - deve fare il massimo sforzo
proprio per contrastare, nel limite delle proprie attribuzioni,
l'invasione di una produzione agricola proveniente non solo da
Paesi europei che rischia di mettere in ginocchio le nostre
aziende agricole prossime al collasso, soprattutto quelle che si
sono esposte con mutui o spese di ammodernamento e
ristrutturazione.
Il settore agricolo del Friuli Venezia Giulia è importante per
l'economia regionale e il collasso di queste attività creerebbe
forti problemi occupazionali e di natura sociale. - ha rimarcato
Ferone. Certo, i nostri agricoltori devono confrontarsi con il
crollo dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda latte,
ortofrutta e cereali, ma sono anche i costi relativi alla
produzione e ai contributi per i lavoratori, aumentati a
dismisura, che rendono sempre più difficile la vita delle nostre
aziende agricole.
È necessario e urgente rendere obbligatoria l'etichettatura su
tutti gli alimenti - ha concluso Ferone - proprio per rendere
chiaro quali sono i prodotti non italiani, garantendo il prodotto
nazionale e quindi quello regionale, e al tempo stesso tutelando
i consumatori.