IV Comm: audizioni su Ferriera di Servola a Trieste (2)
(ACON) Trieste, 21 lug - ET - Un forte impegno perché venga
avviata la riconversione della Ferriera è stato anticipato
dall'assessore all'Ambiente Elio De Anna, che ha preso parte
all'audizione alle associazioni No Smog, WWF e Legambiente in IV
Commissione consiliare, presidente Alessandro Colautti (PdL).
L'assessore ha anche ribadito l'importanza della condivisione del
percorso da parte della Regione, Provincia, Comune e ARPA e del
fatto che gli atti intrapresi fino a oggi hanno consentito prima
di avviare varie azioni nei confronti della proprietà dello
stabilimento siderurgico, poi di aprire alla possibilità di
riesaminare l'autorizzazione integrata ambientale (AIA), con
l'inasprimento delle prescrizioni.
Un quadro più puntuale della situazione dell'aria a Trieste e
nell'area di Servola è stato disegnato dall'ARPA che ha
presentato il rapporto, in forma preliminare, sulla situazione
della Ferriera. Stabilito che il livello di monitoraggio
dell'area servolana non viene ritenuto carente, se i valori orari
e giornalieri delle emissioni inquinanti per il 2008 sono nella
norma, ci sono stati importanti sforamenti dei parametri annui
per il diossido di azoto in piazza Libertà, ovvero nel centro
della città di Trieste e per la centralina in San Pantaleone,
zona Servola; rispettivamente 59 e 48 milligrammi al metro cubo,
contro un massimo consentito di 44. Molto alta anche la
concentrazione annua per il 2008 di benzopyrene, misurata in San
Lorenzo in Selva: un valore di 5,7 contro lo 0,2 di piazza
Garibaldi in centro città.
L'ARPA ha anche segnalato che le condizioni del vento hanno un
forte impatto sulle misurazioni della diffusione degli inquinanti
e che con le misurazioni aggiornate al 14 luglio di quest'anno si
rileva un miglioramento apparente della qualità dell'aria con un
abbassamento della polveri sottili, ma con una forte differenza
tra il centro della città e Servola. Sebbene le medie giornaliere
possano essere nella norma, vengono segnalati importanti
sforamenti temporanei e significativi nella postazione di San
Lorenzo in Selva. Secondo l'ARPA le criticità sono date dalle
condizioni meteo, incrociate con emissioni fuggitive.
L'associazione No Smog ha portato all'attenzione della
Commissione e della Giunta moltissime domande puntuali, sulla
qualità dei monitoraggi, sull'osservanza delle prescrizioni, sui
riflessi degli inquinanti sulla salute dei cittadini. il problema
sanitario è stato segnalato anche da Legambiente, che insieme al
WWF ha evidenziato la necessità di avere ben chiaro il quadro
sulla sicurezza e la tutela dell'ambiente dell'area, legato alla
prevista costruzione del rigassificatore a Zaule.
Puntuale l'intervento del consigliere Sergio Lupieri (PD), sulla
necessità di far coincidere il percorso di dismissione e
riconversione dell'impianto a una serie di analisi da svolgere
periodicamente sulla popolazione e i lavoratori. Colautti ha
auspicato che il tavolo di concertazione interistituzionale dia
indicazioni che portino verso un deciso scatto in avanti alla
situazione.
(fine)