I Comm: illustrato pdl demanio idrico regionale
(ACON) Trieste, 22 lug - DT - E' stato illustrato in I
Commissione il disegno di legge della Giunta che disciplina il
rilascio delle concessioni per l'utilizzo di beni del demanio
idrico regionale (fiumi, torrenti, rogge, fossati, laghi, alvei,
navigabili e non, e le relative opere idrauliche oltre alle
pertinenze) ma che trasferisce pure agli enti locali alcune
funzioni amministrative.
Un'adozione necessaria, è stato spiegato dall'assessore Sandra
Savino, per assicurare un adeguato supporto normativo a una
materia così delicata. Gran parte dei beni appartenenti al
demanio idrico, infatti, è sottoposta a particolari regimi di
tutela di natura idraulica, paesaggistica e urbanistica, e vi è
inoltre la necessità di sopperire al vuoto di una legge statale
in materia.
Tocca alla Regione indicare criteri e modalità per il rilascio
delle concessioni (e la loro eventuale revoca), loro durata,
ammontare del canone, obblighi di chi si sarà garantita la
concessione. E poi ci sono alcuni paletti da rispettare: nel
caso, ad esempio, che su un fiume si vogliano realizzare nuove
opere pubbliche o private, sarà necessaria l'autorizzazione da
parte della Regione. Se poi si volesse costruire qualcosa con
intenti commerciali o turistici, allora il rilascio della
concessione sarà subordinato al via libera regionale, ma anche al
parere favorevole del Comune territorialmente competente. In
caso, invece, di manifestazioni motoristiche, ciclistiche e
motonautiche, anche amatoriali, allora per poter essere
autorizzati serviranno il sì della Regione e quello di tutti i
Comuni attraversati.
Per quanto concerne i canoni, non si paga per la realizzazione o
il mantenimento di opere e fabbricati a favore di Province,
Comuni, Amministrazioni statali, Consorzi di bonifica o Comunità
montane, e per quegli interventi di recupero ambientale o di
messa in sicurezza dei corsi d'acqua o, ancora, per la creazione
di riserve naturali e parchi fluviali.
Altri compiti della Regione, monitorare le competenze attribuite
agli enti locali e organizzare una banca dati pubblica sulla
consistenza dei beni del demanio idrico e sulle concessioni.
Province e Comuni, invece, si occuperanno del rilascio delle
concessioni per le autorizzazioni provvisorie (in caso di
manifestazioni motoristiche o ciclistiche per la Provincia,
motonautiche per i Comuni) e proprio a loro finiranno tutti gli
introiti delle concessioni.