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I Comm: aeroporto Ronchi, intervento assessore Riccardi (2)

22.07.2009
16:02
(ACON) Trieste, 22 lug - DT- L'aeroporto di Ronchi soffre di due patologie: la conflittualità tra gli azionisti Regione e Consorzio, che abbiamo interesse a superare, e la crisi economica, comprese le vicissitudini di Alitalia. Ad affermarlo, l'assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi, presente in I Commissione assieme al presidente della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia Sergio Dressi per parlare del futuro dello scalo.

Con, in più, lo stesso valore del sistema-aeroporto che non è chiaro: vale oltre 20 milioni di euro secondo il Consorzio (che detiene il 51% dell'Aeroporto Spa, il restante 49% è in mano alla Regione), 8 milioni per la Regione. Se la pubblica amministrazione dovesse mettere sul mercato le sue azioni, incassare 4 milioni di euro ci sembrano davvero pochi, ha dichiarato Riccardi.

Sulla politica delle alleanze, l'assessore è stato chiaro: è determinante avviarle a condizione che Ronchi non divenga il figliastro di un altro aeroporto. Il polo intermodale, invece, potrebbe avere delle potenzialità interessanti anche nella rideterminazione dello stesso valore economico dello scalo; la formula dell'accordo di programma tra Provincia di Gorizia, Comune di Ronchi, Rete ferroviaria italiana e Consorzio potrebbe essere lo strumento più adatto.

Sul ruolo della Regione, Riccardi ha ricordato che è di azionista di minoranza. E' evidente però l'interesse a divenire socio di maggioranza nei progetti di rilancio dell'aeroporto. Se questo non accadrà, la Regione non farà la guerra a nessuno, e si terrà le sue responsabilità di socio minore. L'auspicio, ha concluso, è che si superi la presenza di due attori che detengono la proprietà di Ronchi: il suo stesso sviluppo sarebbe in questo modo più facile.

(segue)