UDC: Salvador, troppo restrittiva direttiva UE su alcol
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/DT - Il recepimento di una
direttiva europea contro l'abuso di alcol sta mettendo in allarme
tutti i sodalizi sociali della nostra regione. Lo fa presente il
consigliere regionale Maurizio Salvador, dell'UDC, che presenterà
un'interrogazione alla Giunta.
"Per consuetudine, manifestazioni e incontri delle nostre
associazioni - rileva Salvador - si concludono con un pranzo o un
rinfresco organizzati in luoghi pubblici: bene, dal 29 luglio
tutto questo sarà impossibile visto che sarà vietato consumare
bevande alcoliche. Un grosso danno al nostro tessuto sociale,
alle nostre tradizioni e alla vitalità delle nostre associazioni
da sempre in prima fila per ricercare ogni forma di coesione
sociale.
Esistono già dei limiti di legge per la guida delle vetture,
aggiunge l'esponente centrista, non si vede quindi il motivo di
proibire la somministrazione di alcolici al di fuori degli
esercizi muniti di licenza, e quindi nei locali e i cortili delle
associazioni sportive, ricreative, o nei luoghi di ritrovo
parrocchiali e in altre realtà di cui sono ricche le nostre
comunità locali.
Mi auguro che la norma, prevista dall'art. 23 della legge
comunitaria statale, vada interpretata in modo ragionato,
continua Salvador, poiché non tener conto del nostro modo di
vivere e di come sia composta la nostra società produrrebbe un
grosso danno alle nostre tradizioni e all'economia delle varie
associazioni locali attraverso le quali le comunità, soprattutto
in montagna e nei piccoli paesi, si sentono più vive".
Salvador, dunque, chiederà al presidente Tondo di chiarire la
portata della norma con le autorità competenti, che sono quelle
statali, sorprendendosi per il fatto che il Parlamento abbia
recepito una direttiva comunitaria in maniera addirittura più
restrittiva introducendo così l'obbligo della somministrazione
degli alcolici esclusivamente negli esercizi muniti di apposita
licenza.