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PD: Marsilio e Iacop, su direttiva alcol Giunta inadeguata

28.07.2009
17:45
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/DT - Rassicurano tutti gli organizzatori di sagre e manifestazioni enogastronomiche della regione e anche gli amministratori locali, i consiglieri regionali del Partito Democratico Enzo Marsilio e Franco Iacop. E lo fanno dopo l'allarme che ha scatenato la direttiva comunitaria, recepita dal Parlamento, contro l'abuso di alcol.

"Si deve alle disposizioni normative contenute nella Legge regionale n. 26 del 2005 se si potrà continuare a degustare piatti tipici accompagnati dal classico tajut nelle sagre della nostra regione", scrivono congiuntamente.

"Per fortuna, commentano Marsilio e Iacop, la lungimiranza della Giunta Illy, interpretando correttamente le direttive europee in materia agroalimentare, ha potuto salvaguardare l'autonomia e la specialità del Friuli Venezia Giulia evitando gli effetti disastrosi della legge nazionale, licenziata dal ministro per le Risorse agricole Luca Zaia, che entrerà in vigore domani.

Gli effetti tragici del provvedimento, che ha spiazzato l'assessore regionale competente Claudio Violino, non sono di certo imputabili a delle norme proibizioniste e restrittive dell'UE ma alla negligenza e all'indifferenza dimostrata nell'occasione dal governo nazionale, che non ha saputo adottare i provvedimenti e i correttivi del caso.

L'assessore Violino, ancora una volta, aggiungono i due consiglieri del PD, non perde occasione per dimostrarsi inadeguato a svolgere il compito che riveste. Avrebbe potuto da subito, se fosse stato edotto sulla normativa in vigore, rassicurare organizzatori e amministratori locali sull'assenza di pericoli incombenti.

Per il ministro Zaia e l'assessore Violino è forse più facile continuare a rivolgere dannosi proclami di guerra a una Comunità europea colpevole di fare del proibizionismo invece che impegnarsi a far applicare correttamente le direttive emanate da Bruxelles.

Pertanto, le disattenzioni del governo nazionale e dell'assessorato regionale all'Agricoltura, concludono, non riguarderanno le Pro loco. E certamente non per merito di Zaia e Violino".