cr: ddl antisimica, relatore minoranza Pustetto (6)
(ACON) Trieste, 29 lug - RC - Per l'altro relatore di
minoranza, Stefano Pustetto (SA-SD), è precipuo compito del
Consiglio dettare leggi che regolano il settore della costruzione
in zone sismiche in armonia con gli indirizzi del Governo
nazionale. Allo stato attuale, la normativa di riferimento è la
27/1988.
Ricordo come il 1 luglio di quest'anno, in anticipo su quanto
annunciato e sulla spinta di quanto accaduto all'Aquila - ha
fatto sapere Pustetto -, il Governo ha varato le nuove norme
tecniche per il progetto, l'esecuzione e il collaudo delle
costruzioni in termini di requisiti essenziali di resistenza
meccanica e stabilità. Ciò recepisce le regole che costituiranno
la futura normativa sismica dei Paesi membri dell'Unione europea.
Resto fermamente convinto - ha aggiunto il consigliere esternando
alcuni dubbi - della prevalenza delle norme che tutelano la
salute e l'incolumità dei cittadini. Il terremoto in Abruzzo,
dove bisogna avere i coraggio di dire che i cittadini sono morti
soprattutto per una serie infinita di omissioni, facilonerie e
mancati controlli, ha rafforzato questa mia convinzione. Per lo
stesso motivo, non valuto positivamente le deroghe al rispetto
delle norme tecniche per il recupero degli edifici nei centri
storici. Trovo insufficiente che la verifica dei progetti in aree
di alta sismicità avvenga solo sul 5% del totale dei progetti
presentati e questo anche se si tratta di strutture non
strategiche, e che nelle zone a bassa sismicità la verifica non
sia proprio prevista e basti la sola asseverazione del
progettista.
Pustetto ha, invece, apprezzato il tentativo di valutare la
sicurezza del territorio in modo più ampio considerando non solo
il rischio sismico, ma anche quello idro-geologico e valanghivo.
Affidare ai Comuni nuove incombenze, però, non tiene conto delle
difficoltà cui questi, specie quelli piccoli, posso andare
incontro e anche quest'occasione evidenzia l'attualità della
revisione del ruolo delle autonomie locali.
(segue)