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CR: respinti ddl costituzionali di modifica allo Statuto (2)

30.07.2009
13:00
(ACON) Trieste, 30 lug - RC - Dopo che già la V Commissione lo aveva fatto il 21 luglio, oggi anche l'Aula ha detto no all'unanimità ai tre disegni di legge costituzionali presentati dai senatori Peterlini e Saro con i quali i due proponenti vorrebbero cambiare: l'articolo 13 dello Statuto della nostra Regione garantendo l'elezione di almeno un rappresentante della minoranza slovena; la procedura di modifica degli Statuti speciali (e dunque anche del nostro) introducendo l'intesa tra Governo e Consigli regionali ove oggi si parla di mero parere; allungare l'elenco delle materie su cui la Regione ha competenza legislativa ma anche modificare la sua potestà amministrativa, gli organi della Regione, le funzioni del Consiglio regionale e del presidente della Regione.

Il no compatto della V Commissione - aveva spiegato il suo presidente nonché relatore unico per l'Aula, Roberto Marin (PdL) - è stato innanzitutto sugli aspetti formali del coinvolgimento del Consiglio. I tre disegni di legge costituzionali, infatti, sono stati depositati in aprile e maggio ma del 2008. Invece sono stati trasmessi al nostro Consiglio solo il 2 luglio 2009, nell'imminenza della pausa estiva dei lavori d'Aula. Il periodo di due mesi previsto per esprimere un parere risulta breve per effettuare il necessario approfondimento; la procedura seguita non è stata ritenuta appropriata e il tempo a disposizione non sufficiente per assicurare un'adeguata partecipazione della Regione all'iter parlamentare di revisione dello Statuto.

La V Commissione ha, comunque, demandato alla legge elettorale regionale la proposta di Peterlini di garantire l'elezione di almeno un rappresentante della minoranza slovena in Consiglio regionale. Ha quindi auspicato una procedura per la modifica dello Statuto che garantisca una tutela più salda dell'autonomia regionale e una posizione paritaria nei processi decisionali tra Stato e Regione. Il momento - ha infine rilevato - non è, poi, proprio opportuno per esprimersi su modifiche statutarie visto che è in corso il processo di attuazione del federalismo fiscale.

Si tratta di rilievi che in Aula sono stati riformulati dai consiglieri intervenuti, che hanno tutti denunciato la modalità con cui il Consiglio era stato coinvolto e hanno respinto ogni ingerenza esterna, riservandosi di entrare nel merito dei contenuti delle proposte in un momento migliore. Se, poi, per Tesini (PD) ci si deve interrogare su come si intende trattare la riforma dello Statuto e per Pedicini (PdL) si tratta di un argomento prioritario perché ne dipendono gli strumenti per contrastare le situazioni di crisi, Gabrovec (PD) si è detto favorevole alla proposta di Petrlini per la minoranza slovena.

Alla fine, comunque, le votazioni hanno visto un'Aula unanime, assieme alla Giunta, nel respingere i tre ddl costituzionali.

(segue)