PD: Menis, alcol, no al proibizionismo, sì interventi mirati
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/DT - Le polemiche di questi
giorni sulla direttiva europea in materia di alcool rischiano di
spostare l'attenzione rispetto al vero problema, quello
dell'abuso di sostanze alcoliche che riguarda molti giovani della
nostra regione.
Il commento è del consigliere regionale del PD Paolo Menis che
aggiunge come non sia con interventi disorganici e proibizionisti
- come appunto la minaccia di vietare genericamente l'alcool
nelle sagre - che si incide su fenomeni con profonde radici
culturali. "Serve - spiega - un approccio differenziato, con
interventi specifici a tutela di una fascia della popolazione,
quella giovanile, più esposta al problema e un'azione chiara a
difesa della sicurezza stradale.
Uno studio di poche settimane fa, annota ancora, colloca il
Friuli Venezia Giulia ai primi posti per l'abuso di alcool tra i
ragazzi; in sintesi, oltre il 40% dei nostri giovani tra gli 11 e
18 anni abusa di sostanze alcoliche portando il nord-est a
detenere questo poco invidiabile primato in Italia.
Va ricordato, continua ancora l'esponente del PD, che l'alcol è
la prima causa di morte nella fascia d'età tra 18 e 25 anni, la
guida in stato di ebbrezza ha provocato quasi 6 mila incidenti
negli ultimi tre anni, e la metà degli infortuni sul lavoro è
imputabile all'abuso di sostanza alcoliche.
Ben vengano quindi le ordinanze - su tutte quella recentissima di
Milano - che pongono un freno a questa quotidiana tragedia che
inghiotte ogni anno tanti giovani nella spirale dell'alcolismo.
Non proibizionismo fine a sé stesso, quindi, ma interventi mirati
a salvaguardia di quei soggetti che sono ancora nella fase dello
sviluppo psicofisico.
Sicuramente la sfida è di carattere culturale ma il punto di
partenza non possono non essere dei provvedimenti concreti. A
iniziare dai controlli, pochi, pochissimi, circa 400 mila
all'anno in Italia contro i 10 milioni della Francia. L'alcol -
conclude Menis - rappresenta per la nostra comunità una sfida.
Abbiamo messo in campo molte risorse, forse però è mancata la più
importante: un po' di coraggio, anche politico, in più".